La Camera approva la Manovra all’alba, ora passa al Senato

Via libera alla legge di Bilancio con 197 sì e 129 no. Il testo, che deve essere approvato definitivamente entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio.

Con 197 voti a favore e 129 voti contrari, la Camera approva la legge di Bilancio che ora passa al Senato dove dovrà essere approvata entro la fine dell’anno. Il sì di Montecitorio arriva all’alba, al termine di una lunga maratona notturna. Dopo il voto di fiducia, con 221 favorevoli e 152 i contrari, i lavori sono proseguiti con l’esame degli ordini del giorno e il voto finale.

L’opposizione protesta però per la presentazione da parte del governo di due emendamenti alla Manovra, su cui l’Esecutivo ha incassato la fiducia, relativi alle tabelle del disegno di legge di bilancio. Le opposizioni hanno sottolineato la necessità di non creare un precedente facendo seguire ad un voto di fiducia una modifica del testo.

La maggioranza

“Dovevamo mandare il Paese in esercizio provvisorio e invece avremo una legge di Bilancio nei tempi dovuti. Dovevamo essere quelli poco credibili in Europa e invece raccogliamo il successo del tetto al prezzo del gas, mentre altri vengono trovati “con le mani nei sacchi”, nei sacchi di contante. Dovevamo dividerci invece siamo coesi e credibili. Per Forza Italia c’è la soddisfazione di risultati ottenuti solo grazie a noi con le pensioni minime a 600 euro per gli over75 e la detassazione totale per i giovani neoassunti”, ha dichiarato Alessandro Cattaneo (FI), capogruppo alla Camera.

“Finché c’è la Lega al Governo c’è la garanzia che l’autonomia differenziata vada avanti, perché la Lega è nata per questo ed è la garanzia che questo percorso vada avanti velocemente”. Così il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, intervenendo in dichiarazione di voto sulla fiducia alla manovra.

L’opposizione

“Oggi cala il sipario sullo spettacolo più indegno degli ultimi vent’anni. L’esame di questa Manovra ha sfondato il muro del ridicolo e violato ogni regola di buon senso e di rispetto delle istituzioni. Se questo era il primo vero banco di prova della destra al governo, portate a casa una sconfitta tremenda. Ritardi, forzature e improvvisazione che sottolineano la vostra totale impreparazione. E se oggi approviamo questa legge di Bilancio è solo grazie alle forze di opposizione che hanno deciso di evitare l’esercizio provvisorio”. Lo ha detto in Aula Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera, intervenendo durante la dichiarazione di voto finale alla legge di Bilancio.

“La manovra di bilancio 2023 fa cassa sui più deboli e la misura più ingiusta è l’eliminazione del reddito di cittadinanza, senza alcuna prospettiva per chi ha affrontato le maggiori difficoltà di questi anni e senza avere idea di come creare posti di lavoro. Questa è la destra”, è invece l’affondo di Debora Serracchiani, capogruppo del Partito Democratico alla Camera. Azione e Italia viva non votano la Manovra economica così come non ha votato la fiducia al governo. Lo ha annunciato in Aula il deputato Gulio Cesare Sottanelli. “Questa manovra è caotica e senz’anima. Se eravate pronti, una cosa è certa: non eravamo pronti noi ad assistere allo scempio fatto delle istituzioni parlamentari e alle regole di procedura parlamentari”. Governo e maggioranza, ha aggiunto, “hanno dimenticato le imprese, i giovani e la sanità e hanno regalato risorse alle società di calcio”. 

Più Europa vota contro una legge Bilancio “deludente, una manovra pasticciata e fatta di ‘vorrei ma non posso’”. Lo ha detto Benedetto Della Vedova intervenendo nell’Aula della Camera. “Anche sulle pensioni – ha concluso – avete fatto tanta propaganda e portate a casa solo Quota 103, una foglia di fico”. Mentre per il leader del Movimento 5 Stell, Giuseppe Conte, la legge è servita per smantellareil reddito di cittadinanza che è un cuscinetto di protezione contro la disperazione di molte famiglie” e i cui “percettori per voi sono solo dei numeri che vi hanno consentito di recuperare 900 milioni, la stessa cifra che avete voluto per spalmare i debiti delle società di calcio di serie A che hanno inquinato il calcio con indebite plusvalenze e speculazioni”.

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“Questa manovra non ha alcuna visione del futuro, blocca gli investimenti e condanna il Paese alla crescita zero. È il disegno perfetto dell’idea di Italia che avete in mente: piccola, che guarda al passato e rifiuta ogni forma di progresso. Un Paese che strizza l’occhio a chi evade le tasse e non paga le multe; uno Stato che toglie ai poveri per dare ai ricchi e che arriva addirittura a proporre scudi penali per i delinquenti. Questa legge di Bilancio è la più iniqua e inadeguata che ricordiamo – ha insistito – perché umilia le esigenze delle persone più bisognose e non riesce nemmeno a rispondere ai bisogni urgenti del Paese rispetto alla crisi energetica. Il testo che arriva in Aula oggi è il manifesto della vostra incapacità, la dimostrazione vivente del tradimento di ogni singolaromessa fatta in campagna elettorale. Dai Pos alle pensioni minime a 1000 euro, dalla flat tax per tutti al mega condono fiscale. Sulla sanità pubblica non mettete un euro in più. La scuola è totalmente assente. E, ancora, il folle passo indietro su Opzione Donna con discriminanti assurde e al limite della legittimità costituzionale. Il Mezzogiorno d’Italia completamente dimenticato dal governo Meloni.

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