Nuovo ISEE, allarme sui beneficiari. LINK: "A rischio l'erogazione dei servizi"

I Caf sono stati i primi a lanciare l’allarme: con il nuovo calcolo dell’ISEE è prevista, infatti, una riduzione della platea dei beneficiari di servizi e prestazioni agevolate, con una previsione che sfiora il -20 %. A rischio le agevolazioni per gli affitti, gli sconti sulle bollette delle utenze domestiche e la definizione anche delle rette universitarie.

Sembra infatti che si presentino due ordini di problemi : il primo è di natura tecnica, legato alla modifica di alcune voci considerate nel calcolo dell’ indicatore complessivo, il secondo è di natura organizzativa ed economica, dovuto alla mancanza della convenzione tra Inps e Caf, che sta causando gravi disagi per molti richiedenti poiché, mentre le scadenza di presentazione dell’Isee per l’accesso a diverse agevolazioni è imminente, gli uffici sono ancora bloccati e non riescono a garantire il servizio di compilazione dell’Isee.

Il nuovo decreto Isee, uscito nel luglio 2014 ed entrato in vigore il 2 dicembre delle stesso anno, è stato redatto con il condivisibile intento di aumentare i controlli sul reddito effettivo di chi richiede un servizio agevolato, ma presenta alcune gravi criticità, che come Organizzazione studentesca abbiamo da subito denunciato. Prima fra tutte è l’inserimento, nel calcolo dei redditi complessivi del nucleo familiare del richiedente, dell’importo della borsa di studio.

“Rischia di verificarsi – dichiara Alberto Campailla portavoce di LINK – Coordinamento Universitario in una nota al Corriere dell’Università – l’assurda situazione di uno studente che risulta essere non idoneo alla borsa, o se che ne trova l’importo diminuito, proprio perché l’anno prima l’ha percepita e quindi nel calcolo del nuovo Isee ha dovuto conteggiarla”.

Ma questo è solo uno dei problemi : il rischio che abbiamo denunciato è che molti studenti si ritrovino, in base ai nuovi calcoli,  un Isee maggiore – non corrispondente ad un effettivo miglioramento delle loro condizioni economiche – che li porterà ad avere una maggiorazione delle tasse per l’anno successivo, in base al sistema di tassazione della propria università.

Purtroppo i dati e le informazioni che abbiamo continuano ad essere incomplete poichè il Ministero del lavoro non si è premurato di rendere pubbliche delle proiezioni in merito all’impatto del nuovo modello Isee sulla platea dei beneficiari di servizi agevolati.

La denuncia della consulta dei Caf riguarda anche la drastica riduzione dei richiedenti servizi agevolati: ad ora solo poche migliaia di persone hanno inviato la richiesta mentre il numero dei richiedenti totali dell’anno scorso ammontava a 6 milioni.

“Riteniamo poco credibile – prosegue Campailla – che in un Paese in cui sempre più persone si ritrovano sotto la soglia di povertà, si sia verificata una così drastica riduzione delle richieste di servizi agevolati. Ne deduciamo quindi che la confusione che vige dopo l’applicazione di questo decreto ha scoraggiato molte persone nella presentazione della domanda colpendo quindi assieme ai ‘furbi’ anche coloro che hanno effettivamente bisogno del servizio “.

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  1. per non parlare di studenti universitari coniugati con figli e reddito sotto la soglia ai quali magari i genitori hanno dato un aloggio per ospitare i propri nipoti e che si vedono attrarre dal nucleo di origine senza possibilità di pagare tasse elevate

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