Campionamenti di acqua e alimenti, indagini epidemiologiche e test di laboratorio. Sono queste le misure adottate per individuare l’origine del focolaio di sospetta tossinfezione che martedì scorso ha causato numerosi malori nella scuola Manzoni di Gallarate.
I primi esiti suggeriscono la presenza di virus tipici della gastroenterite, ma l’Ats Insubria invita alla prudenza. L’azienda sottolinea che è ancora presto per trarre conclusioni definitive. Secondo l’ultimo bilancio dell’Agenzia di tutela della salute, finora sono state segnalate 90 presunte tossinfezioni. Coinvolti 88 minori e 2 operatori scolastici della scuola primaria, oltre a 3 bambini della scuola dell’infanzia.
I sintomi sono comparsi a partire dal 4 marzo e un solo bambino è stato ricoverato nel reparto di pediatria di Busto Arsizio. E’ poi già stato dimesso il giorno successivo. L’Ats ha avviato inchieste epidemiologiche sui singoli casi e, in collaborazione con l’Asst Valle Olona, ha fornito ai medici di base e ai pediatri dell’area le linee guida per la sorveglianza.
Sono state inoltre effettuate ispezioni e campionamenti su cibi e acqua della scuola, e si attendono i risultati delle analisi per avere un quadro più chiaro della situazione.
“I primi test sulle feci dei soggetti sintomatici evidenziano la presenza di agenti patogeni virali comuni nelle gastroenteriti infantili, caratterizzate da un’elevata diffusione in ambienti scolastici ma generalmente a risoluzione spontanea”, spiega l’Ats. Tuttavia, l’agenzia ribadisce che al momento non è possibile determinare con certezza la causa del focolaio. L’evoluzione della situazione resta sotto stretta osservazione e ulteriori aggiornamenti saranno forniti nelle prossime ore.
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