I giovani ricercatori idonei all’ultima tornata di concorsi pubblici per Ricercatore di III livello nelle aree strategiche di Fisiopatologia, Genetica e Neuroscienze, restano precari nonostante il riconoscimento del loro merito. E’ il paradosso all’italiana denunciato dal gruppo dei precari. La presidenza del CNR, finora, non ha infatti fornito alcuna risposta alle richieste di scorrimento delle graduatorie.
Sono in tutto 59 i ricercatori con comprovata esperienza in enti di ricerca nazionali e internazionali che sono risultati idonei alla professione. Molti di loro hanno ricevuto una formazione all’interno del CNR stesso. Un modus che non fa altro che allontanare dal prestigioso Centro nazionale delle Ricerche figure la cui professionalità è comprovata.
Negli anni, denunciano in un comunicato, hanno dimostrato un impegno continuo e una dedizione al progresso scientifico, seppur in condizioni di lavoro precarie. Per alcuni di loro questa formazione si rispecchia nel fatto di essere risultati idonei in più di una graduatoria, dimostrando ulteriore versatilità e merito.
La denuncia dei ricercatori idonei ma precari
“È spiacevole che, mentre queste graduatorie rimangono inutilizzate, il CNR stia per indire entro il 2024 nuovi concorsi da ricercatore nelle stesse aree strategiche” lamenta il gruppo. “Invece di sfruttare le graduatorie esistenti, che già contengono candidati qualificati e meritevoli pronti a prendere servizio, si avvia una nuova procedura concorsuale che comporterà ulteriori ritardi e sprechi di risorse” denunciano ancora. Una scelta, questa, che implica una spesa di denaro pubblico evitabile, aggravando il bilancio e sottraendo fondi che potrebbero essere meglio impiegati per la ricerca stessa.
I 59 spiegano che i bandi di concorso cui si fa riferimento sono stati pubblicati nell’aprile 2022 e si sono conclusi solo nell’aprile 2024, dato che evidenzia una notevole lentezza dell’intero processo. “Quindi – aggiungono – con questi tempi dilatati, avviare nuovi concorsi anziché utilizzare le graduatorie esistenti, risulta ancor di più una scelta inefficiente”.
Dal Cnr tutto tace, nonostante le numerose richieste di incontro, i ricercatori non hanno ricevuto alcun riscontro dalla dirigenza. “Chiediamo con forza l’approvazione dello scorrimento delle graduatorie di merito, per porre fine ad un precariato ingiustificato e al mancato riconoscimento delle eccellenze per iniziare una carriera indipendente presso il CNR” fanno sapere i ricercatori esclusi.
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