Rischia di dar vita a parecchie polemiche l’esame diagnostico a cui il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi si sarebbe sottoposto lo scorso 24 febbraio all’ospedale Bambin Gesù di Roma, struttura ospedaliera in cui, di norma, si curano solo pazienti under 18.
Il caso è stato sollevato dall’agenzia di stampa Adnkronos che racconta come nella tarda mattinata di giovedì 24 febbraio il ministro Bianchi avrebbe accusato un malore e per questo avrebbe deciso di sottoporsi a un controllo diagnostico avanzato. Per farlo avrebbe chiamato al telefono il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, il quale avrebbe subito allertato l’ospedale dove è capo del Dipartimento di onco-ematologia pediatrica e terapia cellulare e genica.
A quel punto il ministro dell’istruzione sarebbe stato sottoposto all’accertamento nonostante le lunghe liste di attesa previste per poter svolgere l’esame richiesto. Un particolare che, come riporta sempre l’Adnkronos, avrebbe anche rallentato la normale attività programmata della struttura sanitaria proprio per far spazio all’esame inizialmente non previsto.
Il Bambin Gesù è una struttura privata convenzionata con la Regione Lazio, ma proprio perché è accreditata come ospedale pediatrico, i rimborsi vengono riconosciuti solo per piccoli pazienti in cura. Per questo è raro vedere pazienti adulti curarsi in quella struttura. Il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli ha replicato con un “no comment” mentre dallo staff del ministro non è arrivato nessun tipo di commento sulla vicenda.
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