Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha concluso le celebrazioni per il suo centenario, con un evento ospitato presso la sede centrale di Roma dell’Ente. La cerimomia è svolta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: a inaugurare l’evento, i saluti istituzionali della Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche Maria Chiara Carrozza, del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
Giorgio Parisi e la Vice Presidente del Consiglio Scientifico del Cnr Luisa Torsi hanno evidenziato il valore della ricerca per espandere sempre più i limiti del sapere umano e aprirsi a nuovi orizzonti di conoscenza; ad esso è seguito il confronto di respiro internazionale “Gli orizzonti della scienza”, fra la Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, la Presidente dello European Research Council Maria Leptin e il Presidente del Centre national de la recherche scientifique (Cnrs) Antoine Petit, istituzioni di ricerca con le quali il Cnr ha avviato importanti collaborazioni scientifiche.
Mattarella: “Ricerca è il futuro del Paese”
“Mi colpisce la scritta ‘la ricerca che e’ venuta dal futuro’: e’ quello che in realta’ ha attraversato quanto abbiamo ascoltato questa mattina, mi ha ricordato il verso di quel grande poeta austriaco che e’ Rilke, ‘il futuro che entra in noi’. Il futuro arriva tra di noi, entra in noi attraverso la ricerca. E’ questa una frontiera fondamentale in qualunque Paese, nel nostro lo e’ particolarmente, e va sorretta e sviluppata”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un saluto alla manifestazione per i cento anni del Cnr. Per il presidente la ricerca “e’ il futuro del nostro Paese e questo richiede un ringraziamento molto forte che intendo esprimere ai nostri ricercatori, a quel che viene fatto, recano davvero il nostro futuro dentro di noi e tra di noi”.
Bernini: “Il Cnr ha consentito al mondo scientifico italiano di essere sempre un passo avanti”
“Lo sviluppo economico unitamente allo sviluppo sociale hanno nella ricerca la loro risorsa più potente e creativa” e il “CNR, considerato uno dei maggiori enti di ricerca al mondo, non solo il più importante in Italia, grazie alla sua azione propulsiva ha consentito al mondo scientifico italiano di essere sempre un passo avanti”. Lo ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, intervenendo alla cerimonia di celebrazione del centenario del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Giornata mondiale della biodiversità. “Il CNR – ha sottolineato – compie cento anni. Cento anni di gioventù: la ricerca scientifica per sua natura non invecchia, acquista esperienza e nel frattempo conquista energie e certezze. Quanto il governo creda nella pervasività del suo ruolo è dimostrato anche dall’incremento, attraverso il Ministero che mi onoro di rappresentare, dei finanziamenti statali: in crescita da 685,3 milioni di euro nel 2022, a 709,2 milioni nel 2023”. “Ma la vera grande sfida con cui oggi il CNR si misura – ha aggiunto Bernini – è l’attuazione del Pnrr. Il Consiglio è, infatti, membro di cinque Centri Nazionali dedicati a tematiche essenziali che vanno dal supercalcolo all’’agritech, dallo sviluppo di farmaci a tecnologia RNA alla mobilità sostenibile. Lavoriamo per uno sviluppo tecnologico che non prescinda dal rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Abbiamo le risorse, le competenze. È una sfida che non possiamo perdere”.
“Per il futuro – ha aggiunto Bernini– dobbiamo attrarre ancor più investimenti privati ed esteri, puntare sulla competitività, sulla collaborazione con le migliori pratiche mondiali, anche in vista dei prossimi impegni internazionali che vedranno protagonista il nostro Paese. Col passaggio di consegne avvenuto tra i rappresentanti giapponesi e il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani – ha proseguito Bernini –, l’Italia si appresta ad ospitare e presiedere, nel 2024, il nuovo G7. Un’occasione straordinaria, sarà il nostro biglietto da visita: abbiamo una grande storia da valorizzare, un presente di vitalità ed eccellenza nella ricerca e nell’innovazione, un futuro generativo di sfide e traguardi”. “La scienza non è solo un instancabile ed inesauribile motore di sviluppo ma è la chiave per il nostro benessere e per una crescita eco-compatibile. È anche e soprattutto metodo di conoscenza e quindi di democrazia. La ricerca scientifica fiorisce con lo studio, il dubbio, il confronto, la capacità critica, che sono il più inestimabile e desiderabile patrimonio per una comunità libera”.
Carrozza: “A 100 anni il Cnr è giovane e guarda avanti”
“Oggi celebriamo la capacità del Cnr di guardare avanti”, lo afferma la presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Maria Chiara Carrozza, che ha augurato buon compleanno al’ente fondato esattamente 100 anni fa il 18 novembre 2023, quando presso l’accademia di Lincei venne firmato l’atto costitutivo. “Il metodo scientifico procede con tenacia, resilienza e rispetto delle regole”, ha osservato Carrozza. “Senza ricerca non c’è innovazione”, ha aggiunto sottolineando il ruolo di primo piano svolto dalla ricerca di base. “È un viaggio nel cuore della scienza, dall’Antartico fino allo spazio”. “Il Piano di riorganizzazione e rilancio approvato nel 2022 guarda alla diffusione scientifica. In occasione delle celebrazioni dei 100 anni abbiamo costruito un grande mosaico di 200 iniziative. Il programma è stato poi ampliato dalla nostra rete scientifica che ,autofinanziandosi e organizzandosi con fantasia e determinazione, si è impegnata nella divulgazione scientifica, nella relazione con i territori, nel racconto del fascino della ricerca a bambini e giovani studenti di ogni grado”.
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