I compagni di classe si trasformano in babysitter: così Sofia non sarà costretta a lasciare la scuola

Il liceo artistico “Nervi Severini” di Ravenna ha messo a disposizione di una giovane studentessa una nursery per poter restare con il proprio figlio di otto mesi durante le lezioni. Il preside Dradi: “Solo così potrà svolgere l’esame di maturità”.

A scuola con il suo bimbo di otto mesi: è la storia di Sofia, studentessa al quinto anno del liceo artistico “Nervi Severini” di Ravenna che grazie alla disponibilità del preside dell’istituto, Gianluca Dradi, ha deciso di non abbandonare gli studi in una fase molto delicata della sua vita visto che non sapeva a chi affidare il suo piccolo Edoardo a nessuno durante le ore di lezione. In suo soccorso è arrivata proprio la scuola ravennate che ha deciso di allestire una piccola aula a nursery e di permettere a Sofia, che vive a qualche chilometro da Ravenna, di portare il piccolo Edoardo con sé a scuola.

“Nell’ultimo mese di gravidanza avevamo predisposto un sistema di didattica online solo per lei. Ma dopo il parto, gli impegni di mamma hanno prevalso e non potendo lasciare il bambino a nessuno aveva deciso di abbandonare” ha raccontato il preside al Corriere di Romagna. A quel punto però con l’aiuto dell’associazione onlus Terzo mondo e del progetto “Una carrozzina per due” sono arrivati a scuola un lettino e dei giocattoli e i compagni di scuola di Sofia si sono preoccupati di rendere lo spazio più accogliente con decorazioni e arredi.

“Tutte le scuole – ha spiegato ancora il preside Dradi, nella foto insieme a Sofia e al suo bambino – sono impegnate a ricercare soluzioni organizzative flessibili per favorire il successo scolastico, l’inclusione sociale ed evitare l’abbandono scolastico. In questa ricerca occorre correre qualche rischio, non tutto è contemplato, e io ho deciso di correrlo. In questo caso l’importanza dell’obiettivo è superiore al rischio. Tutte le studentesse e gli studenti della classe si trasformano in tate durante il bimbo deve essere cambiato o quando lei deve essere interrogata. È bello che la risposta sia arrivata dal concorso di più soggetti. L’associazione onlus, la scuola, i compagni di classe hanno determinato la soluzione, consentendo a Sofia di frequentare le lezioni e di poter sostenere a breve l’esame di maturità”.

Il liceo artistico di Ravenna aveva fatto parlare di sé anche per quanto riguarda l’adozione delle carriere alias per la tutela degli studenti in transizione e l’introduzione del congedo mestruale, primo istituto in Italia.

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