Le 5 feste post proclamazione finite peggio
1. La ex. Una volta a Bologna un neo dottore in Scienze della Comunicazione fu costretto a presentarsi semi nudo a casa di una sua ex ragazza. Dopo essersi attaccato al campanello, riuscì a entrare, trovandola con il nuovo compagno. Fuggì per le scale dalla vergogna, con caduta rovinosa. Ne uscì con qualche legamento da ricostruire.
2. Il carrello del supermercato. Il neo dottore viene portato a spasso in un carrello di supermercato. Tutto tranquillo, se non succede come a quel neo laureato di ingegneria in una Università del nord: lanciato col carrello in discesa, franò rovinosamente fra i tavolini di un bar. Denunciato, se la cavò con 250 euro di multa.
3. L’Autostop. Ore undici del mattino. A Trento, un neolaureato ha brindato all’evento. Qualche – molti – bicchiere di troppo, e vai con l’autostop. Compreso il passaggio chiesto alla volante della Polizia: 104 euro di multa.
4. Man vs food. All’uscita dalla discussione della tesi, al corpulento neo avvocato fu presentata la sfida “sportiva”: 20 hamburger da mangiare con un bicchiere di vino rosso per ogni hamburger trangugiato. Vinta la sfida, si presentò al ristorante per i festeggiamenti. Collasso al primo brindisi. Ripresosi, i parenti lo invitarono a mangiare qualcosa per risolvere il calo di zuccheri…
5. Uova e farina. Il classico lancio del post proclamazione è una vera e propria croce per alcuni atenei, che rischiano di vedere imbrattate sale e luoghi storici dall’incontenibile – a volte incivile – slancio degli amici. A Padova, a farne le spese, il relatore della tesi, alzatosi per chiedere un festeggiamento composto. Ne uscì con una frittata sulla giacca, e ci volle molta diplomazia per ricomporre la situazione.
I 5 festeggiamenti di laurea finiti peggio
