Ha 13 anni, è disabile e frequenta la scuola media Eduardo De Filippo a Fonte Nuova. È affetto da Adhd, ovvero il disturbo da deficit di attenzione e iperattività. E quindi può essere preso da crisi comportamentali. Tanto che i genitori dei suoi compagni di classe lo ritengono pericoloso. Anche se in classe ha un docente di sostegno e un Oepac – Operatore educativo per l’autonomia dei minori disabili. Lo scorso 8 ottobre durante una crisi ha danneggiato banchi e sedie della classe. E sono arrivati un’ambulanza e i carabinieri, chiamati dal dirigente scolastico. “Da allora i genitori degli altri ragazzi sono diventati ostili. Comprendo le loro difficoltà ma mio figlio ha diritto allo studio come gli altri”, dice la madre Carla.
La scuola impreparata a gestire l’alunno
La storia la racconta l’edizione romana del Corriere della Sera. I genitori non hanno mandato per tre giorni i figli a scuola. E allora si decide di spostarlo nel plesso di Fonte Nuova. “Arriva un compagno speciale, state attenti, mettete via penne e compassi”, è il testo di una lettera che alcuni genitori fanno girare sui giornali locali. E anche ieri lui è entrato in una classe vuota. “Nostro figlio è seguito da neuropsichiatri e assistenti sociali. Ma lo hanno additato come un serial killer”, dicono i genitori. La dirigente scolastica Elisabetta Deodato parla di un insegnante che ha detto qualcosa ai ragazzi. Intanto il Garante per l’Infanzia e l’Ufficio Scolastico del Lazio hanno ricevuto la segnalazione. “La scuola è impreparata ad accoglierli, basterebbe una persona qualificata a spiegare come inserire bambini come lui. Manca una rete di professionisti formati che interagiscano tra scuola, sanità e servizi sociali”, dice Cristina Lemme, presidente dell’Associazione Adhd.
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