“Tutto comincia con un insulto, ancora peggio una battuta e una barzelletta, prime parole che creano la nostra identità” apre con le narrazioni di alcune testimonianze sull’omofobia a cura dell’attrice Cristina Donadio, la presentazione della mappatura dei servizi per la prevenzione e il contrasto della violenza verso il genere e l’orientamento sessuale.
Il lavoro, una guida ai servizi sul territorio campano, è stato presentato oggi presso l’ex asilo Filangieri, sede del Forum delle Culture, e si inserisce nel più ampio progetto “Hermes linking network to fight sexual and gender stigma” co-finanziato dal Programma Daphne III dell’Unione Europea e ideato dal dipartimento Teomesus dell’Università di Napoli Federico II in collaborazione con le Università di Madrid e Dublino e le associazioni Le Kassandre, Agedo Palermo e Arcigay Napoli.
Sportelli di ascolto, centri per le famiglie, associazioni e comunità; una trentina le realtà censite e raccolte in schede informative con recapiti, professionisti coinvolti e azioni promosse. Una guida al servizio di chi ha bisogno di un sostegno e degli operatori del settore. Previste in seguito attività di formazione a docenti, genitori, studenti, ma anche verso coloro che raccolgono le prime domande di aiuto come forze dell’ordine, operatori dei servizi socio sanitari e avvocati, spiega Annalisa Amodeo, psicologa clinica e coordinatrice del progetto.
“E’ un progetto molto importante – ha commentato l’Assessore alle Pari opportunità del Comune di Napoli Giuseppina Tommasielli – sono ancora troppi gli episodi di omofobia. Il Comune di Napoli, istituzione aperta e accogliente, ha presentato proprio qualche giorno fa il primo consultorio per la tutela della salute e dei diritti delle persone transessuali e istituito il registro delle Unioni civili, ma c’è ancora tanto da fare. Intendiamo essere capofila del protocollo d’intesa che vedrà Questura, Asl e ordini professionali in rete e operatori adeguatamente formati per la difesa e la sensibilizzazione su questi temi”.
“Omofobia è anche l’idea sbagliata di crescere dalla parte giusta della vita”
i.b.