Greta Galli, l’influencer Stem che insegna ai giovanissimi i segreti di robot e stampanti 3D

Dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina è riuscita ad inviare negli ospedali oltre 3mila tutori in plastica fatti tramite stampanti 3D dei propri followers

Greta Galli, ha vent’anni, è di Fagnano Olona (nel Varesotto), ama l’informatica e la robotica: quattro anni fa ha creato una mano robot con i mattoncini Lego e nel 2020, durante il primo lockdown, ha iniziato a parlare della sua passione sui social. Oggi è un’influencer delle materie STEM, con oltre 250mila followers su Tik Tok, ma è presente anche su Instagram e Youtube. Durante i primi mesi del conflitto in Ucraina ha organizzato la stampa, tramite i suoi followers con stampanti 3D, di tutori in plastica da inviare negli ospedali ucraini. Oltre tremila pezzi ricevuti da tutta Italia in meno di un mese. L’abbiamo intervistata cosa significa per una giovane donna rivolgersi ad un pubblico giovane o giovanissimo.

Chi è Greta Galli?

Sono una ragazza di 20anni e da quando ne avevo 11 sono un’appassionata di robotica. Ho frequentato l’IIS Geymonat di Tradate e attualmente studio informatica all’università Bicocca di Milano. Quando avevo 11 anni ho per l’appunto scoperto la mia passione per i robot grazie ai Lego Mindstorms, un kit robotico di casa Lego. Da quel momento ho sempre continuato a sperimentare con anche altri sistemi.

Quali sono stati gli eventi che ti hanno portata dal creare una mano robotica a 15 anni, a parlare ai giovani come te o più grandi di te ad un evento come il Lucca Comics?

Nel 2018 ho realizzato Cyborg3, una mano bionica fatta interamente di mattoncini. Volevo capire se era possibile abbattere il costo delle protesi usando degli oggetti che si possono trovare sul mercato, e lei è stato il risultato. Nel 2020, durante la pandemia, ho deciso di aprire un profilo tiktok per noia, pubblicavo i video inerenti ai miei robot, e la cosa è esplosa. Dopo tiktok sono passata anche ad instagram e youtube dove, soprattutto su quest’ultimo, da quasi 3 anni porto video tutorial delle varie discipline STEM che tratto.

Greta è hardware, meccanica e computazione o ci sono altri interessi che coltivi?

Sono una super nerd, fin da quando ero bambina, sia in ambito videogiochi che anime e manga. Per darvi un’idea come regalo dei 20 anni mi sono comprata la nintendo switch perché mi mancava come console, così ora posso tornare a giocare a pokemon!

Benché l’Italia sia migliorata rispetto al passato nelle disparità di genere sul posto di lavoro e sull’iscrizioni a percorsi STEM, la forbice è ancora molto ampia sulla disparità. Quanto è grande il rischio del “pinkwashing” e come secondo te si potrebbe evitare?

Purtroppo questo fenomeno non esiste in Italia ma in tutto il mondo, mi è capitato di sentire alcune situazioni in cui le aziende assumevano delle donne solo per avere dei benefici, ma non mi sembra corretto. Io vorrei lavorare per le competenze che mi ritrovo, non solo perché sono donna. C’è ancora tanto da fare anche per quanto riguarda il gender gap nelle materie STEM, bisognerebbe iniziare a non farla pesare ma a farla vedere come una cosa normale.

Io ad esempio nei miei video spiego tutto quello che voglio raccontare, non sottolineo mai il fatto che sono una donna a farlo, perché per me è una cosa normalissima e spero che facendola vedere così come la vedo io sempre più persone riescano ad abituarcisi (anche se molte lo hanno già fatto!).

Tu incontri molte aziende hi-tech, perché secondo te in Italia è così difficile creare opportunità in questo campo rispetto altri paesi in Europa?

Diciamo che il grosso problema che io vedo sono gli stipendi. Come puoi proporre un contratto di lavoro da 40 ore alla settimana per 500€ al mese? Almeno i soldi della benzina vorrei riaverli (visto anche il prezzo). Una delle cause principali di sicuro è questa, poi subentra anche il fatto che non sempre si hanno delle buone prospettive per il futuro, la somma di tutto ciò comporta al fatto che molti preferiscono andare all’estero. Post pandemia le cose sono leggermente cambiate, perché ora non sei più obbligato ad andare all’estero ma puoi lavorare da casa in smart working con l’estero. In Italia rimani, ma forse non con il lavoro.

Cosa significa per te essere una giovane donna nella società?

Relativamente tutto e relativamente nulla, sono una persona come altre che si impegna al massimo per fare il suo lavoro. Essere piccoli o grandi non ha importanza, si può sempre fare in qualche modo la differenza.

In che modo credi che i social abbiano cambiato la tua vita, se l’hanno fatto, e come credi possano aiutare il comune avanzamento di una società nei vari aspetti che la compongono?

I social attualmente sono uno dei lavori che svolgo, ma sono anche quelli che mi hanno fatta avvicinare alle aziende con cui lavoro, per me sono fondamentali. Nel 2022 sono parte integrante della società ed è normale utilizzarli e come tutte le cose possono avere il lato positivo e il lato negativo, basta usarli consapevolmente.

Dove ti vedi tra 10 anni?

Tra 10 anni spero di essere un insegnante a tutti gli effetti, quest’anno sto provando questo nuovo lavoro con dei corsi extracurricolari, ma spero un giorno di avere una classe tutta mia.

Cosa diresti ad una ragazza che deve scegliere il suo percorso delle superiori? E ad una che deve scegliere l’università?

Consiglio che vale per tutti: inseguite ciò che vi piace fare e, se sbagliate strada, potete sempre prendere un’uscita ed entrare da un’altra parte, proprio come in autostrada.

Qual è il prossimo sogno da realizzare di Greta?

Quello di vedermi come un’insegnante tra 10 anni 🙂

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