Il nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli ha sostenuto questa mattina l’ultimo esame prima della tesi di laurea all’Università Sapienza, nel dipartimento di Storia, Antropologia e Religioni. “Ho visto entrare il ministro. Non ci ha detto nulla, era con le guardie del corpo, hanno dato l’esame e sono usciti. Non è stato pubblico perché le guardie del corpo non facevano entrare nel corridoio dell’esame, non facevano passare”. Così uno studente, Nicholas, che doveva sostenere lo stesso esame del ministro. “L’esame è andato benissimo, è iniziato alle 8 e è durato una trentina di minuti. Abbiamo anticipato per motivi di ordine pubblico l’esame. Ha preso trenta. La tesi? Sarà su Costantino. La porta era aperta, ci sono stati testimoni, due docenti. Studenti? Li ho visti nel corridoio, dentro non ci ho fatto caso stavo tenendo l’esame. Non c’è stato alcun cedimento da parte mia di fronte ad un ministro, le domande sono state difficili e puntuali e Alessandro Giuli ha risposto con grande competenza”. Così Gaetano Lettieri, prof. ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese, dopo l’esame al ministro.
Studenti dei collettivi Cambiare Rotta e Potere al popolo hanno protestato dopo l’esame che il ministro Alessadrno Giuli ha tenuto la mattina presto con il prof. Gaetano Lettieri, docente di Storia del Cristianesimo presso la Sapienza di Roma, nel Dipartimento di Storia Antropolia Religioni. Esposto uno striscione con scritto: “Giuli lo bocciamo noi! Bocciamo il fascismo e la cultura del patriarcato”. Anche cartelli contro Franceschini e Sangiuliano. “È un insulto che proprio in questa facoltà, dove due studenti antifascisti sono stati uccisi venga un ministro della Cultura con radici storiche e politiche legate a Meridiano Zero”, hanno detto gli studenti.
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