Giannini sul concorso docenti: "Inglese? Non sarà decisivo"

“I concorsi riguarderanno per la prima volta anche i posti di sostegno, e saranno previste prove concorsuali suddivise e distinte per il sostegno in base agli ordini e gradi di scuola. Questo significa dare alla scuola una formazione specialistica adeguata e necessaria, che rafforza una specificità del nostro Paese”. Sono queste le parole del Ministro Stefania Giannini, intervenuta in audizione presso la VII Commissione cultura al Senato nella giornata di ieri.
“Le graduatorie del concorso – ha continuato – avranno validità triennale a decorrere dal prossimo anno e perderanno efficacia alla pubblicazione delle graduatorie del prossimo concorso.”
Ha affermato che “sostanzialmente saranno accolte le richieste di sorpassare il carattere nozionismo delle prove, ma di orientare la valutazione verso le competenze didattiche, metodologiche e relazionali”. “Elementi che”, ha affermato la Giannini, “saranno acquisiti nella versione finale bozze”.
Le richieste del CSPI hanno avanzato anche una rivisitazione del valore del servizio (nelle bozze pari a 0,5 ad anno) in rapporto alla valutazione del punteggio per le abilitazioni conseguite con selezione che varranno 5 punti. Il Ministro ha affermato che ci sarà un “riconoscimento dei titoli di servizio, anche questo sarà un criterio acquisito”.
Sul capitolo lingua straniera c’è’ ancora da lavorare: “Tra pochi giorni – ha concluso il ministro – presenteremo la proposta finale, faremo in modo che rimanga elemento di valutazione, ma tenendo conto della differente formazione dei diversi candidati. I quesiti non saranno necessariamente a risposta aperta, e faremo in modo che non sia una competenza dirimente per ottenere il minimo del punteggio necessario per superare il concorso”.

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