Gabriele Paolini e Sara Tommasi “I soliti noti” trapiantati al cinema

Cosa accomuna Gabriele Paolini, il disturbatore televisivo per eccellenza e Sara Tommasi, presenza fissa dei rotocalchi? E’ in distribuzione il nuovo film hard, di cui sono protagonisti, dal titolo “I soliti noti” diretto dal regista Max Bellocchio, ambientato in un lussuoso castello nei pressi di Napoli.

Cosa accomuna Gabriele Paolini, il disturbatore televisivo per eccellenza e Sara Tommasi, presenza fissa dei rotocalchi? Dal 1° Novembre sarà distribuito il nuovo film hard, di cui sono protagonisti, dal titolo “I soliti noti” diretto dal regista Max Bellocchio, ambientato in un lussuoso castello nei pressi di Napoli.

Paolini, presenzialista non solo tv ma anche dei tribunali (le sue intrusioni nelle dirette televisive sono state definite dalla Cassazione “molestie determinate da un’azione di disturbo”) nel 2009 è stato “riscattato” da puro e semplice “rompiballe” grazie ad una tesi di laurea dell’Università di Genova, in Scienze della Comunicazione, dal titolo “L’audience performativa: il caso di Gabriele Paolini” con relatore il professor Felice Rossello, docente di “Laboratorio di cinema, musica, spettacolo” e autore televisivo di “Quelli che il calcio”.

Già nel 2005 Aldo Grasso definì sul Corriere della Sera il “profeta del condom” un “elemento mediatico unico al mondo” dedicandogli una voce della Garzantina della Tv. Il «fenomeno Paolini» è stato analizzato ben più di quanto si creda. La sua «audience performativa» accomuna quella parte del pubblico tv più attiva che “per una spinta narcisistica cerca di entrare nel mondo dei media in cerca di visibilità, in cerca di audience” (definizione di docenti di “Analisi etnografica dell’audience” dell’Università Sapienza di Roma).

La Tommasi (già «paperetta» di «Paperissima», «schedina» di «Quelli che il Calcio», «naufraga» all’«Isola dei Famosi», modella per «Max») laureata con 105 in Economia delle istituzioni e dei mercati finanziari alla Bocconi di Milano, si è definita “un prodotto da vendere nel mercato dello showbusiness”. Ha affermato di aver “imparato a essere la brava manager di una grande azienda di prodotti industriali e servizi. L’hanno fatto la Bellucci, la Marcuzzi, la Canalis, leader del settore, evidentemente funziona. Dovevo assolutamente farmi vedere, forse è un’insicurezza che mi porto dietro da quando ero bambina, forse questa è un po’ una rivincita verso quegli anni”.

La rivincita performante derivante anche dal mondo dell’hard.

Giovanni Torchia

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