Fuorisede esclusi dal voto, la proposta di Verdi e Sinistra: “Governo rimborsi il 100% delle spese di trasporto”

Coprire totalmente le spese sostenute da studenti fuorisede e giovani lavoratori per ritornare nei propri luoghi di residenza per poter votare alle elezioni del prossimo 25 settembre: è la proposta di Nicola Frattoianni (Alleanza Verdi Sinistra) per cercare di non far finire nel limbo dell’astensionismo i quasi 5 milioni di giovani che non saranno costretti a non esprimere il proprio voto sulla scheda elettorale.

Quasi cinque milioni di studenti e lavoratori che rischiano di non poter votare alle prossime elezioni del 25 settembre: è la stima fatta da Nicola Frattoianni, esponente di punta dell’Alleanza Verdi Sinistra che lancia un appello al Governo affinché sia data possibilità anche ai fuorisede di poter esprimere il proprio voto alle prossime politiche e quindi di non essere inclusi, loro malgrado, tra l’esercito ogni anno più imponente dell’astensionismo.

“Impedire a studenti e lavoratori fuorisede di votare è una grave violazione dei diritti fondamentali di ogni cittadino. Per questo chiediamo al governo di deliberare al più presto il rimborso del 100% dei costi di trasporto per il voto dei fuorisede- attacca Frattoianni – Lo deve fare per mettere una pezza a questo grave vulnus democratico, rappresentato dall’astensionismo involontario. Una barriera che esclude dal voto una fetta di elettorato fatta soprattutto di giovani: sono quasi 5 milioni gli studenti e i lavoratori che vivono in un luogo diverso da quello in cui devono votare, spesso lontano. Una situazione che va contro i
principi della nostra Costituzione, che raccomanda allo Stato la rimozione di qualsiasi elemento che ostacola la vita democratica”.

Un appello, quello di agevolare il voto dei fuorisede, che fino ad oggi è sempre caduto nel vuoto nonostante le mobilitazioni soprattutto di studenti universitari. “Trovo paradossale che per un italiano che vive in Nuova Zelanda votare sia semplice, mentre per uno studente fuorisede a Bologna sia impossibile. E il prossimo Parlamento deve trovare una soluzione a questa stortura. Le proposte già ci sono, dal voto in Prefettura a quello per corrispondenza. Nel frattempo, 100% di rimborso per tutte e tutti, una misura – conclude Fratoianni – da pochi milioni di euro ma importantissima per i diritti di chi vive lontano da casa. O il voto dei giovani fa così paura?”.

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