Flash mob davanti al ministero per ricordare Giuliano. Studenti: “Quanti morti ancora? PCTO vanno aboliti”

Flash mob davanti al ministero dell’Istruzione contro l’alrtenanza, in ricordo di Giuliano.

Flash-mob degli studenti per ricordare Giuliano de Seta, il ragazzo morto in stage lavorativo di appena 18 anni, morto schiacciato da una lastra di metallo ieri pomeriggio, mentre lavorava alla Be Service di Noventa di Piave (Venezia). L’ennesima tragedia in alternanza PCTO ha scosso tutti.

“Dobbiamo fermare questa strage quotidiana nei luoghi di lavoro che non conosce età e settori. La tutela della vita viene prima di ogni cosa”, scrive su twitter il Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. 

Il segretario del Partito Democratico, Enrico Lett: “Morire sul lavoro a dicotto anni per uno stage. Non può succedere. Non deve succedere”.

“Finchè non ci sarà una svolta, finchè non sarà fatto tutto ciò che è possibile per contrastare i tantissimi infortuni (spesso letali) che colpiscono quotidianamente lavoratori maturi ed esperti, far correre inutili rischi ai ragazzi che frequentano le nostre scuole e’ inaccettabile e irresponsabile”: lo affermano in una nota la segretaria generale Cgil Veneto, Tiziana Basso, e il segretario generale Cgil Venezia, Ugo Agiollo.

Le precedenti morti in PCTO

Un fatto del tutto simile è quello che era costato la vita nel gennaio 2022 a Lorenzo Parelli, 18 anni, al suo ultimo giorno di stage nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, alla Burimec, un’azienda meccanica di Lauzacco, in Friuli. Anche in quel caso, Lorenzo fu ucciso dal crollo di una putrella, che gli franò addosso. La morte dello stagista, la prima in ordine di tempo, lasciò sgomento il mondo politico e istituzionale italiano. Il presidente Sergio Mattarella inviò un messaggio di vicinanza alla famiglie, e nel corso di un discoro pubblico sottolineò che “non si possono più piangere morti assurde sul lavoro”. A febbraio 2022 nelle Marche, a Fermano, ci fu un altro incidente terribile. Qui morì un ragazzo appena 16enne, Giuseppe Lenoci. Il ragazzo era a bordo del furgone della ditta di termoidraulica in cui stava svolgendo lo stage. Doveva andare con un collega a sostituire una caldaia. Ma il furgone sbandò, usci di strada e Giuseppe Lemoci rimase ucciso all’istante. 

“Chiedevamo di abolire i Pcto e riformare il rapporto tra scuola e lavoro, costruendo tirocini in luoghi di lavoro sicuri. Nulla è stato fatto e oggi ci troviamo di nuovo di fronte ad un terribile incidente. Si deve agire subito. Il ministero convochi d’urgenza un tavolo con i sindacati studenteschi”, afferma stasera la Rete degli Studenti Medi. “I giovani dovrebbero essere nelle scuole, a formarsi, non a lavorare. Non si può considerare didattica ciò che sfrutta, ferisce e uccide – afferma Bianca Casa, coordinatrice dell’Unione degli Studenti – Vogliamo sicurezza in ogni posto di lavoro, una risposta pronta della politica e l’albolizione dei PCTO in funzione dell’istruzione integrata. A quante altre morti dovremmo assistere prima che la politica ci risponda?”.

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