Non c’è pace per la scuola di musica Artistation di Faenza (Ravenna) già distrutta dalle alluvioni del maggio 2023 e nuovamente danneggiata dal forte maltempo dei scorsi giorni. La scuola, come si legge sui profili social, aveva da poco riaperto e stava ultimando i lavori dei locali ma l’acqua non gli ha dato tregua nemmeno questa volta. “Ci risiamo. La terza alluvione in 16 mesi. Non sappiamo più cosa pensare, veramente sono finite le parole. Avevamo riaperto da dieci giorni, stavamo ultimando i lavori, la scuola era bellissima”.
Borgo di Faenza
La scuola di musica, che si trova a Borgo di Faenza, a due passi dal Lamone, in una delle zone più colpite dagli allagamenti di inizio maggio del 2023, era stata costretta a chiudere, ma una raccolta fondi sulla piattaforma “GoFundMe” gli aveva dato speranza, per poter riaprire e riorganizzare i corsi. Poi la seconda ondata di maltempo di fine maggio gli diede il colpo di grazia. “Con la prima alluvione – è il raccontò che fece all’Ansa il titolare, Mattia Lucatini – l’acqua è arrivata a due metri e mezzo. Tutto l’arredamento, i computer erano tutti da buttare. Avevamo salvato i controsoffitti”. Ma ci ha pensato la seconda alluvione a prendere anche quelli, oltre ai condizionatori, gli amplificatori e gli strumenti degli insegnanti.
I danni della scuola alluvionata
Danni ingenti, incalcolabili, con il capannone di 500 mq pieno di fango e tanti volontari, insegnanti della scuola e alunni che si misero al lavoro da subito per cercare di salvare il salvabile. A distanza di un anno la scuola di musica e di teatro era pronta a ripartire, ma almeno per il momento non sarà più possibile. “La scuola era bellissima – si legge sui social – non vedevamo l’ora di mostrarla a tutti nell’inaugurazione del prossimo week end. Così non sarà. Vedremo cosa succederà, vi terremo aggiornati. Grazie a tutti per il sostegno”. Sotto al post sono tantissimi gli attestati di solidarietà da parte dei cittadini, che offrono aiuto e dicono alla scuola di musica di non arrendersi, farsi coraggio e mettersi nuovamente a lavoro per riaprire il prima possibile.
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