Cosa c’è per i giovani nei programmi elettorali? Si va da bonus ad hoc a mutui agevolati, da detassazione per le assunzioni al voto a 16 anni. Ma vediamo nel dettaglio cosa propongono i partiti per aiutare questa fascia di età.
Terzo polo: zero tasse per gli under 25
Per i terzopolisti di Azione e Italia viva, tra gli obiettivi più ambiziosi del programma c’è quello di aiutare i ragazzi a diventare indipendenti il prima possibile. Come? Azzerando la tassazione per i giovani fino a 25 anni e tagliandola del 50% dai 26 ai 30. Così da spingere le aziende ad assumere giovani, frenare la fuga dei neolaureati all’estero e possibilmente anticipare di qualche anno l’uscita dei venti-trentenni dal nucleo familiare dei genitori (che in Italia è tra le più tardive d’Europa. Va in questo senso anche la proposta del mutuo prima casa per gli under 35. L’idea è che lo Stato possa garantire il 20% del valore dell’abitazione, se una banca ha già accettato di coprire con un mutuo il restante 80 per cento. Sul fronte scuola la priorità è combattere l’abbandono degli studi estendendo l’obbligo scolastico fino a 18 anni. Oltre a introdurre il divieto di stage e tirocini non retribuiti.
Centrodestra: rafforzare il prestito d’onore per universitari
Il centrodestra dedica ai giovani (insieme a sport e sociale) il quindicesimo punto del proprio programma. Al primo posto Meloni, Salvini e Berlusconi mettono la valutazione dell’impatto generazionale delle leggi e dei provvedimenti a tutela delle future generazioni. Propongono inoltre il potenziamento degli strumenti di finanziamento per esperienze formative e lavorative all’estero per giovani diplomati e laureati, finalizzate al reimpiego sul territorio nazionale delle competenze acquisite. Si punta ancora sulla reintroduzione e rafforzamento del sistema del prestito d’onore per studenti universitari e sull’introduzione di borse di studio universitarie per meriti sportivi. Altro obiettivo è la promozione e rilancio dell’artigianato e dell’impresa come prospettiva lavorativa per le nuove generazioni. I tre leader assicurano infine supporto all’imprenditoria giovanile, incentivi alla creazione di start up tecnologiche e a valenza sociale.
Pd: dote da 10mila euro erogata a 18 anni in base all’Isee
Anche il programma del Pd ha un apposito capitolo dedicato alle politiche per giovani (e donne). Introdurremo una dote di 10.000 euro, erogata al compimento dei 18 anni sulla base dell’Isee familiare, per coprire le spese relative alla casa, all’istruzione e all’avvio di un’attività lavorativa, promettono i Dem. I costi di questa misura saranno prevalentemente coperti dagli introiti aggiuntivi derivanti dalla modifica dell’aliquota dell’imposta sulle successioni e donazioni superiori ai 5 milioni di euro (pari allo 0,2% del totale delle eredità e donazioni). Ancora: Introdurremo l’obbligo di retribuzione per stage curriculari e aboliremo gli stage extra-curriculari, salvo quelli attivati nei 12 mesi successivi alla conclusione di un percorso di studi, così da assicurare che lo strumento torni a rappresentare un’occasione di formazione (e non più di lavoro mascherato, come è ora). Contemporaneamente – scrivono ancora i Dem – incentiveremo l’apprendistato come principale strumento di ingresso nel mercato del lavoro.
Il Pd promette inoltre di continare sulla strada dell’azzeramento dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fino a 35 anni. Aiuteremo le ragazze e i ragazzi ad uscire di casa – propone il partito di Letta – potenziando il Fondo di garanzia Mutui per la prima casa e introducendo un contributo affitti di 2.000 euro per studenti e lavoratori under 35 con Isee inferiore ai 20.000 euro. Quanto all’assegno unico, l’idea è di migliorarlo potenziando le clausole di salvaguardia, affinché nessuno incorra in perdite nel passaggio alla nuova misura, in particolare per le persone con disabilità e le famiglie con figli disabili. C’è anche il tema delle pensioni: introdurremo una pensione di garanzia, che stanzi fin da subito le risorse necessarie a garantire una pensione dignitosa a chi ha carriere lavorative discontinue e precarie, assicurano. Infine, la partecipazione delle ragazze e dei ragazzi alla vita politica del Paese. Il progetto è di abbassare l’età del voto a 16 anni istituendo una nuova legge per il voto fuorisede, rispettando i principi di integrità, segretezza e libertà del voto.
M5s: pensione garanzia giovani e riscatto gratuito laurea
Il programma M5s per i giovani parte dal tema pensioni. Il partito di Conte promette una “pensione garanzia giovani”: “Un aiuto concreto a tutti quei giovani con carriere intermittenti che fanno fatica ad avere una pensione”. Altro punto è dedicato al riscatto gratuito della laurea: “Un incentivo allo studio universitario e un riconoscimento dell’impegno profuso nel percorso di studi in vista dell’attività lavorativa”. Si promettono inoltre incentivi all’imprenditoria giovanile e sburocratizzazione delle start up. Quanto agli under 36, due sono le misure in cantiere: la stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa e la proroga dello sgravio per l’assunzione di giovani in quella fascia di età in tutta Italia.
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