Elezioni 2018, assegnati i seggi dal Viminale: ecco tutti gli eletti e "ripescati" da Nord a Sud

Sono stati ripartiti i posti per Camera e Senato. Sommando il dato uninominale, a Montecitorio il centrodestra ha 260 seggi, 135 a Palazzo Madama, i grillini 221 e 112, il centrosinistra 112 e 57. Nessun gruppo ha la maggioranza nei due rami del Parlamento. Tra i “ripescati” con il proporzionale ci sono l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, lo sconfitto all’uninominale nella sua Ferrara, Dario Franceschini, l’ex ministro dell’interno Marco Minniti, Pierluigi Bersani, l’ex ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli e il presidente del Pd Matteo Orfini. Senza contare vip come il giornalista, ex Padania, Gianluigi Paragone, candidato con i 5 Stelle è stato battuto nell’uninominale a Varese dalla candidata di centrodestra ed ora aspetta di essere eletto con il “paracadute” del proporzionale. 
Nella coalizione di centrosinistra anche due seggi per Svp, nessuno invece dalla ripartizione proporzionale per +Europa, Civica popolare e Insieme. Il numero totale dei deputati centrosinistra, che ha portato a casa anche 24 collegi uninominali, si ferma a 112 deputati. Nel centrodestra il 17,4 per cento della Lega vale 73 seggi, alcuni dei quali anche al Sud: uno in Calabria, uno in Basilicata, due ciascuno in Campania, Puglia e Sicilia. Forza italia, con il 14% si aggiudica 59 seggi, mentre 19 seggi vanno a Fratelli d’Italia  grazie al 4,3 per cento conquistato dagli elettori. Sommandoli ai 109 seggi conquistati nell’uninominale, la coalizione di centrodestra ha eletto in totale 260 deputati. Gli ultimi 14 seggi finora assegnati col proporzionale finiscono invece a Liberi e Uguali , che non ha vittorie nell’uninominale ma salva in questo modo tra gli altri Laura Boldrini e Pier Luigi Bersani, usciti entrambi pesantemente sconfitti nelle sfide nei collegi in cui si erano presentati.  Non è invece stata eletta alla Camera Nunzia De Girolamo. La deputata azzurra era candidata capolista in Emilia Romagna. 
                                             
 Tra gli altri eletti nei listini “bloccati” dai partiti, anche i ministri Andrea Orlando e Maurizio Martina – che non erano stati candidati nell’uninominale – insieme a Lucia Annibali (Pd), Michele Anzaldi (Pd), Teresa Bellanova (Pd), Michaela Biancofiore (Forza Italia), Francesco Boccia (Pd),  Vittoria Brambilla (Forza Italia),Daniela Cardinale (Pd),  Mara Carfagna (Forza Italia), Guido Crosetto (Fratelli d’Italia) , Gregorio De Falco (M5S),  Paola De Micheli (Pd), Pietro Fassino (Pd),  Valeria Fedeli (Pd), Nicola Fratoianni (Leu), Piero Grasso (LeU), Paita, Giorgetti, Pollastrini, Valentini, Gelmini (Forza Italia), Fiano (Pd) , Manlio Di Stefano,  Alfredo Bazoli, Guerini, Bitonci, Zan, Fedriga, Rosato,Nino Rizzo Nervo (Pd),Vittorio Sgarbi (Forza Italia), Debora Serracchiani (Pd), Pini, Giulia Sarti,  Cantone, Bergamini, Bonafede, Speranza, Borghi, Baldelli, Morani, Gianni Pittella (Pd),Saltamartini, Polverini (Forza Italia), Giacomoni, Calabria, Rampelli, Ruocco, Baroni, Daga, Angelucci,  Stefano Fassina (Leu), Campana, Rotondi, Pezzopane, Sibilia,  Del Basso De Caro, Cirielli,  , Migliore, Gianluigi Paragone (M5S),  Paolo Siani (Pd) , Elio Vito (Forza Italia) Enza Bruno Bossio,  Santelli,  Stumpo,  Daniela Cardinale, Stefania Prestigiacomo (Forza Italia) , Guglielmo Epifani, Giulia Grillo.
Al Nord
Torna tra le poltrone di Palazzo Madama Umberto Bossi, trentuno anni dopo il suo debutto in Parlamento che gli è valso l’intramontabile soprannome di Senatur. Bossi, 76 anni, è stato eletto come capolista della Lega nella circoscrizione Varese-Como-Lecco, dopo un periodo di incertezza sulla sua ricandidatura dovuta alle divergenze con il suo successore, Matteo Salvini, per la scelta di una linea nazionale. In Piemonte per quanto riguarda i collegi uninominali, nel Partito Democratico passano alla Camera Andrea Giorgis, Stefano Lepri e al Senato Mauro Laus. Un collegio va al Movimento 5 stelle, con Celeste D’Arrando. Decisamente più nutrita la truppa del centrodestra. Forza Italia elegge, con il sistema maggioritario alla Camera, Roberto Rosso, Carlo Giacometto, Claudia Porchietto, Daniela Ruffino, Mirella Cristina. Al Senato, Maria Virginia Tiraboschi, Gilberto Pichetto, Massimo Berutti e Marco Perosino. Fratelli d’Italia fa arrivare a Montecitorio Augusta Montaruli e Andrea Del Mastro delle Vedove, mentre per la Lega entrano alla Camera Alessandro Benvenuto, Riccardo Molinari, Andrea Giaccone, Flavio Gastaldi, Alberto Gusmeroli, e Paolo Tiramani. Al Senato vanno invece Marzia Casolati, Roberta Ferrero e Gaetano Nastri. L’elenco si completa con Enrico Costa, candidato di Udc-Noi con l’Italia, eletto con la percentuale più alta tra quelle dei collegi uninominali, su quello di Alba-Fossano-Mondovi.
Mentre dal confronto nei collegi plurinominali escono eletti al Senato per la Lega Nord Cesare Pianasso, Enrico Montani e Giorgio Bergesio, gli esponenti di Forza Italia Maria Rizzotti e Lucio Malan, per Fratelli d’Italia Giovan Battista Fazzolari, per il Movimento 5 Stelle Carlo Martelli (che peraltro ha già annunciato le dimissioni in seguito alla vicenda dei rimborsi non restituiti), Elisa Pirro, Susy Matrisciano e Alberto Airola, per il PdRoberta Pinotti, Mauro Marino, Mino Taricco e Anna Rossomando.  Alla Camera gli elettori hanno scelto per la Lega Nord Elena Maccanti, Alessandro Vigna, Gualtiero Caffaratto, Lino Petazzi, Rossana Boldi, Marzio Liuni e Cristina Patelli, per Forza Italia Paolo Zangrillo. 
In Lombardia vince il centrodestra
Nei collegi uninominali si sono combattute le battaglie dei big in Lombardia. Perde il noto pentastellato Danilo Toninelli, candidato nel collegio di Cremona del Senato (22%) sconfitto nettamente dalla candidata del centrodestra Daniela Santanchè (48%). Va male Vito Crimi (terzo con il 17% nel collegio del Senato a Lumezzane). A Varese Gianluigi Paragone soffia il secondo posto al segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri, entrambi però candidati anche al proporzionale e staccati dal senatore leghista Stefano Candiani (Lega), che sfiora il 50%. Vincono molti big del centrodestra candidati in Lombardia: Ignazio La Russa, Paolo Romani, Licia Ronzulli a Cantù, Mariastella Gelmini a Brescia, l’atleta paralimpica Giuseppina Versace a Varese. Vincono anche Stefania Craxi a Monza e Seregno, Laura Ravetto a Como e la leader animalista Michela Vittoria Brambilla ad Abbiategrasso.
Il caso Sicilia
Sull’isla i 5stelle hanno totalizzato 28 su 28 nei collegi uninominali, mentre gli altri partiti fanno i conti con un numero di seggi inferiore alle previsioni. Forza Italia, attestata al 21% è rimasta a secco negli uninominali, in Sicilia elegge nei listini 6 deputati (uno per ogni collegio plurinominale) e tre senatori. Tornano a Montecitorio Francesco Scoma, Stefania Prestigiacomo (eletta in due listini, gli subentra Nino Germanà a Messina, il collegio in cui Forza Italia ha incassato la percentuale minore) e Nino Minardo. Elette anche due matricole: Matilde Siracusano (ex concorrente di Miss Italia), Giusi Bartolozzi (magistrato, compagna del vicepresidente della Regione Sicilia, Gaetano Armao). Al Senato confermato l’ex presidente Renato Schifani e la parlamentare uscente Gabriella Giammanco; entra Urania Papatheu.

Inoltre due dei sei capilista “blindati” restano fuori dalla corsa. Il primo è Fabio Giambrone, braccio destro di Leoluca Orlando ed incredibilmente anche Paolo Gentiloni, che se non fosse stato già eletto nel suo collegio a Roma, l’ex premier non avrebbe avuto – a causa dei pessimi risultati dei dem in Sicilia – il seggio ritenuto “sicuro” nell’Isola. A farne veramente le spese è Francesca Raciti (seconda nel listino dopo Gentiloni), fedelissima di Luca Sammartino, deputato regionale sconfitto nel suo collegio che si consola con il seggio di senatrice per Valeria Sudano. L’ex deputata regionale è l’unica dem a entrare a Palazzo Madama oltre al sottosegretario renziano Davide Faraone.
Liberi e Uguali nonostante la sconfitta deludente rispetto alle previsioni e agli obiettivi, ottiene tre seggi anche in Sicilia. Uno al Senato, con il presidente Pietro Grasso. E due alla Camera: l’uscente Erasmo Palazzotto e l’ex segretario di Cgil e Pd, Guglielmo Epifani. E ci sono poi quei seggi come “avanzi” della vittoria devestante del Movimento  5stelle. Quattro posti disponibili che non hanno rappresentati grillini eleggibili, che quindi faranno sicuramente la felicità di altrettanti delusi di centrodestra e centrosinistra.
In Capania 
Approda in parlamento anche Paolo Siani, fratello del compianto Giancarlo giornalista de Il Mattino ucciso dalla camorra, capolista del listino Napoli 2 e sconfitto nel collegio uninominale dell’Arenella. Resta fuori al momento dal Senato la senatrice uscente Angelica Saggese, seconda nel listino Pd di Campania 3 alle spalle di Gianni Pittella (eletto grazie al listino) che nella sua Basilicata ha perso il confronto con Salvatore Caiata (41,7%), presidente della squadra di calcio del Potenza ed espulso dal M5s dopo aver scoperto l’indagine per riciclaggio a suo danno. 
Conquista un seggio al Senato è Valeria Valente (Campania 02) seconda alle spalle dell’eletto segretario Pd, Matteo Renzi. Come la Valente anche Claudio Lotito spera in un ripescaggio. E’ secondo nel listino al Senato di Forza Italia in Campania 1 alle spalle di lady Mastella (Sandra Lonardo) eletta anche per Forza Italia in ben due collegi,  insieme col capolista Cesaro in Campania 3. Ripescato invece il giornalista salernitano Gigi Casciello terzo nel listino di Forza Italia alla Camera in Campania 3 alle spalle degli eletti Vincenzo Fasano (passato dal Senato alla Camera) e Marzia Ferraioli che nel sistema maggioritario ha conquistato il seggio di Agropoli impedendo al Movimento 5 Stelle di fare il “pieno” nei 33 collegi campani 32 dei quali sono stati conquistati dai grillini. Fratelli d’Italia in Campania si aggiudica un seggio in Senato assegnato ad Antonio Iannone,e x vice presidente della Provincia di Salerno, considerato il “pupillo” di Edmondo Cirielli  eletto alla Camera nel listino di Fratelli d’Italia in Campania 3 .
 
 

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