Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha annunciato, a partire dal prossimo anno scolastico, l’introduzione del docente tutor anche per le scuole medie. “Credo che aver istituito il docente tutor, il docente orientatore, sia stato un passo avanti molto importante”, ha detto Valditara a margine di un incontro avvenuto con Confindustria ceramica a Sassuolo. “Il prossimo anno contiamo di estendere questa figura anche alle scuole medie o, almeno, a una parte del percorso della scuola media. Pobabilmente lo faremo nell’ultimo anno”.
Aumento di stipendio fino a 4750 euro per i tutor
Grazie a un finanziamento di 150 milioni di euro i docenti tutor e orientatori sono retribuiti con compensi ad hoc per l’attività svolta, riconosciuta con un punteggio di servizio specifico. Il Ccnl del Comparto Istruzione e Ricerca firmato lo scorso 18 gennaio 2024 ha istituzionalizzato le due figure, demandando alla contrattazione integrativa nazionale la disciplina delle modalità e dei criteri di utilizzazione delle risorse. Ampia autonomia concessa alle scuole su come organizzare l’intervento dei docenti tutor. Indicativamente, un professionista può seguire tra i 30 e i 50 studenti. È previsto anche un compenso, che alza così la busta paga: per gli orientatori da 1.500 a 2mila euro, che salgono, per i tutor, da 2.850 euro a 4.750 euro per ciascun raggruppamento di studenti.
Quest’anno una parte della loro retribuzione sarà legata all’attività effettivamente svolta (e documentata). È la scuola che individua i docenti tutor e orientatori, dopo che hanno concluso positivamente la formazione propedeutica (20 ore, come previsto per l’anno scolastico 2023-24). Tra i compiti dei tutor c’è quello di affiancare gli studenti nella compilazione dell’E-portfolio, il documento che racchiude le principali esperienze di studio e lavorative svolte dallo studente nel corso degli anni passati a scuola. Uno strumento per avvicinare i mondi di scuola e lavoro, che continuano a restare ancora distanti.
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