Altro che malattia del benessere. Il diabete e’ fortemente associato con lo stato socioeconomico, ma non come si riteneva fino ad ora: basso reddito, basso livello di istruzione e basso status professionale sono infatti tutti elementi collegati a un elevato rischio diabete. Almeno secondo uno studio firmato da Silvia Stringhini e i suoi colleghi dell’Istituto di medicina sociale e preventiva di Losanna, in Svizzera su ‘Plos Medicine‘. Ebbene, secondo i ricercatori una parte sostanziale di questo legame sembra attribuibile all’infiammazione cronica.
“Mettendo insieme le prove che collegano le avversita’ socioeconomiche all’infiammazione, e l’infiammazione al diabete di tipo 2 – scrivono gli autori – sembra ragionevole postulare che una maggiore attivita’ infiammatoria cronica in individui esposti alle avversita’ socio-economiche per tutta la vita puo’, almeno in parte”, influire su questa associazione e “sul futuro rischio di diabete di tipo 2”. Per testare la loro ipotesi, gli studiosi hanno analizzato i dati dello studio Whitehall II. Un lavoro che ha seguito piu’ di 10.000 funzionari britannici che lavoravano a Londra, fin dalla meta’ degli anni 1980. Lo studio e’ in corso, e i protagonisti sono sottoposti a regolari controlli sanitari, oltre a fornire ai ricercatori aggiornamenti su impiego, reddito e situazione sociale. (segue)