Dalla Lombardia alla Sardegna in crescita i casi di Covid in classe. Ma Bianchi assicura: “Non ci sarà ricorso massiccio alla Dad”

Anche se i casi di intere classi in quarantena aumentano su tutto il territorio nazionale il ministro dell’Istruzione è categorico: non ci sarà un ricorso generalizzato alla Didattica a distanza come fatto in passato.

Nonostante i casi di Covid a scuola siano (inevitabilmente) in crescita nei primi giorni di scuola, non ci sarà nessun ricorso “massiccio” alla Dad. Lo ha ribadito oggi il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in occasione dell’inaugurazione del nuovo itinerario educativo sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss) al G20 Green Garden di Roma.

“Quelle che stiamo registrando in questi giorni sono situazioni specifiche, non sono decine, le stiamo controllando – ha rassicurato Bianchi – Lo abbiamo scritto nel decreto del 6 agosto che laddove ci fossero state delle situazioni di contagio saremmo stati in grado di controllarle e così stiamo facendo. Le stiamo controllando. Stiamo parlando di numeri limitati rispetto al totale che, con molta, gioia è ripartito”.

Intanto i casi segnalati di Didattica a distanza attivata già nei primissimi giorni di scuola continuano a crescere. Sono rimasti senza lezioni, al secondo giorno di scuola, gli studenti di una classe nel Modenese, alle medie di Vignola. In Lombardia sono 37 le classi in quarantena sul territorio di competenza dell’Ats di Milano, che oltre al capoluogo comprende anche Lodi e che coinvolge circa 500 mila studenti. Anche nel sud della Sardegna un’intera classe della scuola primaria di Ussana è stata messa in quarantena al secondo giorno di scuola a causa di un bambino che potrebbe essere positivo.

In Alto Adige, dove l’anno scolastico è iniziato il 6 settembre, è salito a 35 il numero delle classi in quarantena, mentre sono una settantina i casi di positività. La prossima settimana, oltre ai test salivari a campione disposti a livello nazionale, partirà anche lo screening a tappeto con tamponi nasali in tutte le classi. La partecipazione è volontaria, ma in caso di un compagno positivo solo i non testati finiranno in Dad, mentre gli altri alunni resteranno in presenza.

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