Cyberbullismo, quattro studenti su dieci hanno paura della Rete

Sono sempre più connessi ma quattro su dieci di loro ha paura di essere vittima del cyberbullismo. Questa la condizione di adolescenti e giovani italiani fotografata dalla ricerca di Doxa Kids per il Telefono Azzurro, in occasione del Safer Internet Day, che si celebra oggi in oltre cento Paesi del mondo, inclusa l’Italia. 
Per quasi il 40 per cento tra gli otto e i diciotto anni la Rete rappresenta un luogo anche di minaccia, soprattutto per il fenomeno del cyberbullismo. Il 26 per cento degli adolescenti tra i rischi della rete teme di imbattersi nelle fake news, soprattutto in ambito di salute. Un terzo degli adolescenti intervistati acquista, poi, giochi online e dedica al web più di due ore al giorno: nella fascia tra gli 8 e gli 11 anni lo fa oltre il 20%. Inoltre i bambini sono molto impauriti dall’ipotesi di leggere frasi scurrili e violente: sono oltre il 32 per cento. 
“Senza adeguate misure di protezione, bambini e adolescenti saranno sempre più vulnerabili ai rischi e danni online”, afferma il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, che ieri ha firmato, insieme all’assessore comunale Roberta Cocco,  la Carta di Milano per la dignità dei più piccoli nel mondo digitale. In occasione del Safer Internet Day, poi, prenderanno il via anche i lavori del tavolo istituzionale con la Presidenza del Consiglio e coordinato dal Ministero dell’istruzione: “Tavolo che elaborerà un Piano di azione integrato per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo – spiega la ministra dell’istruzione Valeria Fedeli – e realizzerà un sistema di raccolta di dati per monitorare l’evoluzione di questi fenomeni”. 
Come simbolo della lotta alla violenza in rete, le scuole rilanceranno attraverso i propri canali social il “Nodo blu”, di cui sempre oggi verrà celebrata la seconda giornata nazionale. Sempre per gli istituti, infine, è stata pensata una “certificazione” apposta per le attività di prevenzione sui medesimi temi. Rilasciate da organismi di certificazione verificati da Accedia, l’ente unico nazionale designato dal governo, le certificazioni saranno assegnate alle scuole che metteranno in campo interventi specifici per contrastare l’odio e la violenza in Rete. 
 

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