Covid e Brexit, studenti in fuga da Londra

Brexit series for FT.

Le restrizioni all’ingresso per gli europei fanno dimezzare in un anno le iscrizioni a Oxford e Cambridge.

Goodbye Inghilterra! Gli studenti europei disertano quella che era la loro principale meta all’estero: il numero totale degli iscritti alle università inglesi provenienti dai Paesi della Ue è sceso da 27.750 lo scorso anno a 11.700 per l’anno accademico 2021-2022 che inizia tra pochi giorni.

Se la pandemia da Covid ha in parte contribuito a diminuire il numero dei giovani che scelgono di studiare all’estero, gli esperti non sembrano avere dubbi che è stato l’effetto dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ad allontanare gli studenti del continente da quelle che sono considerate le seconde università migliori del mondo dopo i college degli Stati Uniti.

Il costo maggiore, naturalmente, è la tuition, ovvero la tassa di iscrizione: mentre finora gli studenti della Ue pagavano la stessa somma di quelli inglesi, cioè 9250 sterline l’anno, da questo momento gli europei pagano come tutti gli altri extra-comunitari, ovvero più del doppio e in certi casi circa il triplo, intorno a 27 mila sterline l’anno, pari a oltre 30 mila euro: 100 mila euro per una laurea triennale.

La fine dell’Erasmus ha creato barriere pure per gli studenti inglesi: anche il loro numero nei Paesi della Ue è in netto calo. Con la Brexit, ci hanno perso gli uni e gli altri. 

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