Contratto scuola, ci siamo: martedì 18 possibile fumata bianca. Previsti aumenti fino a 130 euro

Tra una settimana il governo uscente potrebbe chiudere la partita del contratto nazionale del comparto scuola. L’ipotesi in campo è quella di trovare un accordo con i sindacati che preveda aumenti per i docenti tra i 90 e i 100 euro lordi, a cui bisognerebbe aggiungere 25-30 euro con il taglio del cuneo fiscale.

Si va verso la stretta finale per il rinnovo del contratto delle aree Scuola, Università, Afam e Ricerca: dopo la richiesta del ministro Patrizio Bianchi al ministero della Funzione pubblica, nei giorni scorsi,
riguardante il finanziamento aggiuntivo di 300 milioni di euro, per il prossimo martedì 18 ottobre l’Aran ha fissato una nuova convocazione con i sindacati. La dote stanziata per il rinnovo del contratto scuola è di 2 miliardi a cui si aggiungono, appunto, i circa 300 milioni destinati alla valorizzazione della professione docente. L’aumento per i docenti si aggirerebbe tra i 90 e i 100 euro lordi a cui bisognerebbe aggiungere 25-30 euro con il taglio del cuneo fiscale.

Intanto lo Snals valuta negativamente il provvedimento firmato dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi con il quale sono stati definiti i criteri di attribuzione dei compensi per la valorizzazione del personale docente, secondo quanto previsto dal DL 36/22. “Si stratta di una violenta intrusione su materie oggetto di contrattazione. La cosa è ancor più grave se si considera che sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto Istruzione e Ricerca” spiegano dal sindacato.

Il Decreto prevede l’assegnazione di compensi al personale docente ogni cinque anni, in caso di permanenza dei docenti nella medesima sede per cinque anni e a patto che si risieda in una provincia diversa da quella di servizio. I compensi sono incrementati se il servizio è prestato in scuole situate in zone connotate da elevati indici di disagio. “Riteniamo che la continuità didattica vada regolata nell’ambito della contrattazione integrativa nazionale. Quella stipulata per il corrente anno scolastico non l’abbiamo firmata e in occasione delle prossime trattative ci impegneremo per disciplinare la materia con equilibrio e nell’interesse di tutti lavoratori” ha concluso il segretario del sindacato, Elvira Serafini.

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