Trasferirsi in Svizzera

Studiare e Lavorare in Svizzera

Crocevia di lingue e culture ma occhio ai costi!

La Svizzera, Paese neutrale per antonomasia è una federazione di 26 stati che prendono il nome di cantoni. Il Paese è contraddistinto da un’articolata diversità territoriale, linguistica e culturale; la Svizzera è crocevia di tre culture europee: italiana, tedesca e francese. I due terzi della popolazione (8.160.900 abitanti) si concentrano nella zona dell’Altopiano, nonostante occupi solo il 30% del territorio, così come la maggior parte delle industrie e dei terreni agricoli. Nei 26 cantoni si parla, a seconda della zona, tedesco, francese, italiano e romancio.

La città svizzera più grande è Zurigo, sempre di lingua tedesca, centro socio-economico e culturale nevralgico per il Paese. Nella città si trovano due dei più prestigiosi centri di formazione superiore del Paese: l’Università di Zurigo e l’ETHZ, il politecnico federale, che tra il 1975 e il 2002 ha prodotto ben 7 premi Nobel.

Tra i centri più importanti Basilea occupa sicuramente una posizione privilegiata. Città storica e centro dell’industria farmaceutica (Novartis e Hoffmann-La Roche) è la sede della prima università elvetica. Ginevra, invece, oltre ad essere uno dei più importanti centri protestanti d’Europa sotto la guida di Calvino, raccoglie un vasto numero di organizzazioni internazionali, tra cui, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), la sede europea delle Nazioni Unite (ONU), l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), il CERN, il Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare; il World Economic Forum (WEF). Altre città importanti sono Losanna, Lucerna e Lugano, appartenente al Canton Ticino di lingua italiana.

I settori economici più attivi sono: farmaceutica, costruzione, orologi, cioccolato, servizi finanziari, bancari e creditizi, costruzioni, strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione. In Svizzera il costo della vita è molto elevato. Zurigo e Ginevra sono considerate tra le città più care al mondo.

C’è una cosa, però, su cui devi fare molta attenzione: non solo gli appartamenti, ma anche i generi alimentari costano molto. Lo stesso vale per l’assicurazione sanitaria obbligatoria. È vero, gli stipendi sono nettamente più alti rispetto a quelli italiani, ma il rapporto con il costo della vita è quasi lo stesso. Come a dire, prima di partire fai molta attenzione: è bene pianificare tutto nei minimi dettagli.

5 Buoni motivi per partire

  1. Opportunità lavorative concrete
  2. Attenzione per le lingue
  3. Efficienza dei servizi
  4. Stipendi nettamente superiori rispetto all’Italia
  5. Prestigio di atenei e centri di ricerca

Studiare in Svizzera

La responsabilità principale del sistema educativo è dei 26 Cantoni: la competenza per il sistema educativo appartiene ai Cantoni, salvo quando la Costituzione federale attribuisce la competenza alla Confederazione. Le competenze della Confederazione riguardano il settore dell’istruzione post-obbligatoria: per le scuole di maturità, per la formazione professionale e per le università, la responsabilità del sistema educativo pubblico è condiviso da Confederazione e Cantoni. I Comuni, invece, svolgono diversi compiti soprattutto nella scuola dell’obbligo.

Il sistema educativo svizzero è composto dai diversi livelli di formazione: livello elementare (scuola dell’infanzia compresa); livello secondario I (scuole con esigenze particolari) livello secondario II (scuole di maturità, scuole specializzate, formazione professionale di base); livello terziario (università e politecnici; alte scuole pedagogiche; scuole universitarie professionali; scuole specializzate superiori). Come in ogni Paese europeo, inoltre sussiste la formazione continua rivolta a giovani e adulti inoccupati o desiderosi di riqualifica.

La frequenza della scuola dell’obbligo pubblica è gratuita per tutti i bambini. Il 95% dei bambini frequenta istituti pubblici.

Una volta terminata la scuola dell’obbligo, i giovani passano al livello secondario II, suddiviso in cicli di formazione generale e cicli di formazione professionale. Rientrano tra i cicli di formazione generale le scuole di maturità liceale e le scuole specializzate.

Queste scuole non conferiscono una qualifica professionale e preparano ai cicli di formazione per il livello terziario. Nella formazione professionale di base i giovani imparano una professione, possono scegliere tra 250 mestieri. Questo tipo di formazione viene prevalentemente seguito nelle aziende di tirocinio con lezioni scolastiche integrative, ma può essere offerto anche a tempo pieno. Per i giovani che, dopo la scuola dell’obbligo, non trovano possibilità dirette di sbocco, sono disponibili formazioni transitorie temporanee.

FORMAZIONE PROFESSIONALE – Una volta terminato il livello secondario I, la maggioranza dei giovani accede alla formazione professionale. I giovani concludono il livello secondario II all’età di 18/19 anni, ottenendo un corrispondente certificato di diploma. (tutoraggio individuale, formazione professionale in materia di Case Management, ecc.). Altrimenti, i giovani possono scegliere le “scuole specializzate di cultura generale del livello secondario II” che preparano alla formazione professionale in determinati campi.

Il sistema educativo svizzero offre, per il livello terziario, un’ampia gamma di cicli di formazione, che possono essere frequentati presso una scuola universitaria o nell’ambito della formazione professionale superiore.
In base alla tipologia, le scuole universitarie offrono corsi di studio accademici o di orientamento pratico. In base alla scuola universitaria, l’ammissione avviene generalmente tramite attestato di maturità liceale o attestato federale di maturità professionale (sono possibili anche ammissioni di altro tipo).

Come funziona l’Università in Svizzera?

Le università e i politecnici svizzeri figurano tra i migliori a livello mondiale. Attualmente sono 12 le Università Pubbliche, compresi i 2 politecnici federali a Zurigo e Losanna. A livello universitario, l’offerta educativa pubblica è completata da 7 scuole universitarie professionali pubbliche e da 14 alte scuole di pedagogia.

Per conoscere la posizione delle università svizzere nelle principali classifiche universitarie internazionali (come per esempio quella del “Times Higher Education Supplement”) è possibile consultare il sito universityrankings.ch, gestito congiuntamente dalla Segreteria di Stato per l’educazione e la ricerca e dalle università svizzere.

Rispetto a Paesi come gli Stati uniti o la Gran Bretagna, gli studi universitari in Svizzera sono ancora relativamente a buon mercato, perché il settore è finanziato in larga misura dallo stato. Durante i primi anni di studio, l’insegnamento avviene generalmente nella lingua locale (tedesco, francese o italiano). A partire dai corsi di master, l’inglese ha però un ruolo più importante.

In Svizzera vi sono anche alcune delle migliori e più esclusive scuole private del mondo, dalla scuola per l’infanzia fino al livello universitario. Altre informazioni sugli oltre 260 istituti privati si trovano sul sito della Federazione svizzera delle scuole private.

In Svizzera esistono tre tipi di università: le scuole universitarie, le scuole universitarie professionali e le scuole pedagogiche.

SCUOLE UNIVERSITARIE – Le scuole universitarie sono le università accademiche tradizionali comprendenti le università cantonali e ai politecnici federali (PF). L’anno accademico è suddiviso in due semestri. L’accesso
avviene tramite l’attestato di maturità liceale.

La formazione è orientata alla ricerca. I programmi seguono i cicli dello Spazio europeo dell’istruzione: bachelor (diploma di primo livello, di tre anni pari a 180 crediti ECTS), master (diploma di II livello, di 1 anno e mezzo/due pari a 90-120 ECTS) e il dottorato della durata di tre anni orientato alla ricerca sia in campo accademico che extra accademico. Inoltre, l’Università offre corsi di studi di formazione continua: Master of Advanced Studies, Diploma of Advanced Studies, Certificate of Advanced Studies) .

Le scuole universitarie svolgono soprattutto attività di ricerca di base, al contrario delle scuole universitarie professionali, dove viene prevalentemente svolta ricerca orientata alla pratica. Le università di Basilea, Berna, Lucerna, San Gallo e Zurigo, nonché il Politecnico Federale di Zurigo (PFZ) si trovano nella Svizzera tedesca. L’università di Friburgo si trova nel Cantone bilingue di Friburgo (francese e tedesco). Nella Svizzera francese si trovano le università di Ginevra, Losanna e Neuchâtel, nonché il Politecnico Federale di Losanna (PFL).

Nel Cantone Ticino italiano si trova l’Università della Svizzera italiana (Lugano). I quattro istituti di ricerca – l’Istituto Paul Scherrer (PSI), l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (EMPA) e l’Istituto per la ricerca sulle acque nel settore dei Politecnici Federali (EAWAG) – appartengono al settore dei Politecnici Federali, unitamente ai due Politecnici Federali (PF).

I requisiti di ammissione alle università cantonali e i Politecnici Federali (PF) a un corso di studio bachelor (laurea triennale) sono rappresentati da un attestato di maturità liceale o un diploma equipollente, nonché la conoscenza della lingua in cui si svolge la formazione. Per requisiti specifici, ricorda: ogni università stabilisce i propri parametri.

Ad eccezione di qualche caso (corsi di studio in medicina, chiropratica e, in parte, scienze sportive), tutti gli indirizzi di studio in Svizzera sono liberamente accessibili. L’Università di San Gallo è l’unica scuola universitaria svizzera che richiede l’esame di ammissione a tutti gli stranieri in quanto il loro numero è limitato al 25% del numero complessivo di studenti.

SCUOLE UNIVERSITARIE PROFESSIONALI – Le scuole universitarie professionali sono state create a partire dalla metà degli anni Novanta e ampliano l’offerta universitaria con corsi di studio orientati alla professione. Le scuole universitarie professionali forniscono una formazione basata sulla ricerca e orientata alla prassi. L’accesso avviene tramite l’attestato di maturità professionale (ma sono possibili anche altre
modalità di accesso).

ALTE SCUOLE PEDAGOGICHE – Le alte scuole pedagogiche sono competenti per la formazione e la formazione continua degli insegnanti; appartengono alla tipologia delle scuole universitarie professionali, ma funzionano in modo diverso. In genere ad esse si accede tramite l’attestato di maturità liceale.

Per garantire la permeabilità, oltre all’accesso regolare esistono varie modalità di accesso dai cicli di formazione del livello secondario II alle scuole universitarie e possibilità di passaggio tra diversi tipi di università.

ALLOGGI – Alcuni atenei offrono alloggi convenzionati per gli studenti svizzeri ed internazionali. In genere si tratta di una stanza in un appartamento condiviso, ma alcune abitazioni offrono anche appartamenti familiari. I prezzi per gli alloggi convenzionati sono in genere molto più bassi rispetto ai normali costi del mercato degli affitti. Tuttavia i posti disponibili convenzionati costituiscono un numero limitato. Ti suggeriamo pertanto la ricerca di un appartamento condiviso (puoi vedere nella sezione Link utili, i siti di ricerca di appartamenti).

RICONOSCIMENTO DEI TITOLI – L’Accordo sul reciproco riconoscimento delle equivalenze nel settore universitario tra Italia e Svizzera nasce per rafforzare le relazioni accademiche e la collaborazione scientifica tra i due Paesi e per facilitare agli studenti l’inizio o la continuazione degli studi nell’altro stato.

L’accordo sancisce il principio dell’uguaglianza di trattamento degli studenti italiani e svizzeri. Il riconoscimento reciproco non si limita peraltro alla laurea e ai diplomi universitari ma prevede anche il riconoscimento di esami e le equivalenze dei periodi di studio tenendo conto del sistema dei crediti formativi.

La Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) è il centro di coordinamento al quale potrai rivolgerti per domande di ordine generale in merito al riconoscimento dei diplomi in Svizzera.

È anche la Segreteria competente per il riconoscimento nel campo della formazione professionale e delle scuole universitarie professionali. Se in Svizzera la professione non è regolamentata non è necessario ottenere un riconoscimento; se però la persona lo desidera può comunque chiedere il riconoscimento o un’attestazione del livello del suo diploma o certificato estero.

Non solo Università

La formazione professionale superiore consente soprattutto ai lavoratori in possesso della formazione professionale di base di specializzarsi e approfondire le proprie conoscenze specialistiche. La formazione professionale superiore offre i seguenti cicli di formazione:
🞂 esami federali di professione ed esami professionali federali superiori
🞂 scuole specializzate superiori

Precisiamo una cosa: la formazione professionale superiore è una particolarità svizzera. I suoi percorsi formativi e i diplomi sono poco noti all’estero, nei Paesi dove non vige un sistema individuale della formazione professionale. In molti Paesi, infatti, le formazioni corrispondenti sono svolte nelle università.

ENTRARE IN SVIZZERA COME STUDENTE
Prima di tutto dovrai contattare entro i termini stabiliti la scuola universitaria in cui intendi svolgere gli studi. La maggior parte delle scuole universitarie accetta anche candidature online. Occorre poi spedire l’originale o una copia autenticata del certificato di ammissione (maturità ecc.) e una tua fototessera attuale. I cittadini di UE/AELS devono presentarsi entro 14 giorni all’autorità di competenza (ufficio di controllo degli abitanti) del luogo di residenza e richiedere un permesso di dimora.

Sono necessari i seguenti documenti: domanda di dimora personale; documento di viaggio in corso di validità dal Paese di origine; conferma di ammissione della scuola universitaria (conferma di immatricolazione); prova di disporre dei mezzi finanziari necessari per svolgere gli studi (ad esempio un’attestazione bancaria di una banca autorizzata in Svizzera); residenza in Svizzera; fototessera.

L’assicurazione malattie è obbligatoria anche per gli studenti stranieri che intendono rimanere in Svizzera per più di tre mesi. Gli studenti provenienti da Paesi che garantiscono prestazioni assistenziali internazionali in materia di assicurazione malattie non sono obbligati a stipulare una tale assicurazione.

ELENCO DELLE UNIVERSITÀ E DEI POLITECNICI

🞂 Universität Basel
🞂 Universität Bern
🞂 Universität Freiburg/Université Fribourg
🞂 Université de Genève
🞂 Université de Lausanne
🞂 Universität Luzern
🞂 Université de Neuchâtel
🞂 Universität Zürich
🞂 Universität St. Gallen
🞂 Università della Svizzera italiana
🞂 ETH Zürich
🞂 EPFL Lausanne
🞂 Institut universitaire de hautes études internationales et du développement (IHEID)
🞂 Institut de hautes études en administration publique (IDHEAP)
🞂 Institut Universitaire Kurt Bösch (IUKB)
🞂 UniDistance: formation universitaire à distance en Suisse
🞂 Panoramica dei Politecnici federali
🞂 Offres d’études
🞂 Swissuni: formazione continua a livello universitario

Borse di Studio

La Confederazione offre ogni anno 300- 400 borse di studio tramite la Commissione federale delle borse per studenti stranieri (CFBS).

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) funge da intermediario tra la CFBS e le rappresentanze
diplomatiche svizzere all’estero per le borse offerte dalla Svizzera a studenti stranieri. La Svizzera assegna borse di studio a giovani ricercatori e artisti stranieri di talento a seconda del Paese di provenienza. I candidati devono presentare un progetto di ricerca completo approvato da un’università svizzera. Le borse di studio offerte attualmente sono di diverso tipo e, di solito, si rinnovano annualmente.

VEDIAMOLE INSIEME:
Borse di studio cantonali Borse federali per artisti Borse federali per la ricerca Borse federali per PhD. Per sapere criteri d’idoneità, procedure di candidatura, bandi di concorso e le borse di studio disponibili puoi cliccare sul sito della Farnesina, nella sezione Borse di studio.

Stage e Tirocini

I cittadini italiani fanno parte del gruppo di Stati europei che non necessitano più di un permesso di lavoro per seguire uno stage. Se il soggiorno dura più di quattro mesi devono però annunciarsi presso gli uffici del lavoro cantonali. In Svizzera vi sono varie tipologie di stage. Partiamo dal primo:

Lo stage d’orientamento è utile in vista della scelta della professione e si può iniziare già a partire dall’età di 14 anni. Una giornata di stage d’orientamento può durare al massimo 8 ore, tra le 6 e le 20. Gli stage brevi non sono retribuiti; in caso di stage di una certa durata, l’azienda deve pagare un’indennità.

Il secondo modello di stage è quello di post formazione: è rivolto ai ragazzi dai 18 ai 24 anni a completamento di un periodo di formazione o di studio universitario per permettere al candidato di acquisire esperienza. Dura
al massimo 3 mesi ed è retribuito di regola con un minimo salariale di 1.300 franchi.

Gli stage per universitari, invece, si sviluppano attraverso un periodo di tirocinio pratico svolto in ambito professionale, durata compresa tra i 3 e i 6 mesi, riservato a studenti in corso o a neolaureati.

Esistono poi gli stage conoscitivi della professione e di inserimento, rivolti ai giovani dai 16 anni in su. Durano dai 3 ai 6 mesi e sono promossi dall’Ufficio del lavoro/Sezione del lavoro – Ufficio di collocamento. Sono periodi di pratica professionale, in cui i giovani continuano a percepire un’indennità di disoccupazione o al massimo (a seconda dell’età e dell’esperienza del candidato) un contributo parziale per oneri sociali.

Esistono, infine, gli stage per non residenti: la Confederazione Elvetica ha stipulato con una trentina di Stati degli accordi per l’inserimento dei tirocinanti. Per essere ammessi a svolgere questo tipo di esperienza, i richiedenti devono provare di aver concluso un periodo di formazione professionale di almeno due anni. Il limite di età è di 35 anni.

Lo stage deve corrispondere alla professione appresa e non può durare più di 18 mesi. Non è autorizzato l’esercizio di un’attività indipendente o a tempo parziale. L’obiettivo è consentire a giovani professionisti stranieri di approfondire le loro conoscenze professionali e linguistiche nel contesto di un soggiorno in Svizzera.

Paese che vai lavoro che trovi

Mettiamo subito in chiaro le cose: lavorare in Svizzera è indubbiamente diverso rispetto al lavoro in Italia. E i motivi sono tanti, da quelli culturali a quelli pratici.

In primis la Svizzera è – per la sua suddivisione in Cantoni – un Paese multilingue e poliglotta: sarà fondamentale, quindi, conoscere almeno una delle 4 lingue nazionali. Se impari il tedesco sarai favorito in alcuni settori; in altri, invece, dovrai fare progressi nel francese.

In diversi casi, comunque, è necessario conoscere l’inglese per entrare a far parte del mondo del lavoro senza particolari problemi. Anche il contesto culturale sarà nettamente diverso rispetto all’Italia: la Svizzera è ricca di tradizioni, modi di fare e diverso è il modo di relazionarsi con il prossimo (anche in ambito lavorativo).

Ricorda: possono passare diversi mesi, prima di riuscire a trovare un impiego adeguato.
Elementi utili per la tua ricerca sono:
🞂 le borse dei posti di lavoro online
🞂 le agenzie di collocamento private
🞂 le offerte d’impiego pubblicate nei maggiori quotidiani
🞂 i contatti personali

Su area-lavoro.ch, il sito ufficiale dei servizi pubblici di collocamento in Svizzera, trovi diverse migliaia di posti
vacanti. EURES Svizzera ti fornirà volentieri tutte le informazioni utili alla ricerca.

Rivolgiti anche alle agenzie di collocamento private. Avendo contatto diretto con i datori di lavoro, potranno esserti d’aiuto nella ricerca di un impiego adeguato. Nel nostro elenco dei siti trovi tutti gli indirizzi.

Veniamo alla questione degli stipendi: lavorare in Svizzera spesso vuol dire guadagnare uno stipendio più elevato rispetto a quello italiano (si parla di una base di 4.000 franchi mensili). Ma occhio: il tutto deve essere corredato a un costo della vita nettamente più alto rispetto al nostro.

Moltissimi sono gli sbocchi nei lavori manuali, dall’agricoltore al falegname, dall’idraulico all’artigiano. Insomma: soprattutto per quanto riguarda gli studenti stranieri è richiesta capacità tecnica e manuale. In questi settori, dunque, potrai trovare interessanti opportunità.

In Svizzera gli studenti stranieri possono lavorare purché non siano superate le 15 h settimanali; il lavoro full-time è permesso solo durante il periodo di vacanza. Gli studenti devono segnalare alle autorità di immigrazione qualsiasi occupazione perseguita durante il loro soggiorno in Svizzera.

NORME – Per i cittadini dell’UE/AELS che intendono svolgere una professione regolamentata sono previste due diverse procedure in relazione al tempo di lavoro annuale in Svizzera.

Per lavorare entro i tre mesi, o 90 giorni per anno civile, non è necessario alcun permesso di soggiorno, ma si dovrà inoltrare una dichiarazione alle autorità cantonali competenti (SEFRI). Chi intende restare per un periodo superiore a 90 giorni deve avviare una procedura di riconoscimento e richiedere un permesso di soggiorno presso il proprio comune di domicilio.

CONTRATTI – Oltre al contratto individuale di lavoro, in numerosi settori o aziende vengono negoziati contratti collettivi di lavoro (CCL). I sindacati e i datori di lavoro (o l’Unione patronale) vi definiscono tra l’altro disposizioni relative al salario, alla continuazione del suo versamento, alle vacanze, all’orario di lavoro e alla disdetta.

Obbligatoria, dopo i 3 mesi di permanenza, l’assicurazione obbligatoria. Se si è alla ricerca di un’occupazione o si perde il posto di lavoro, bisogna recarsi presso l’ufficio regionale di collocamento (URC). Chi risiede all’estero e lavora in Svizzera riceve l’indennità di disoccupazione nel Paese di residenza.

Per maggiori informazioni puoi consultare il sito https://www.ch.ch/it/cittadini-stranieri/ È possibile trovare annunci di lavoro in quotidiani, riviste e siti web specializzati. Per conoscere le aziende italiane che lavorano in Svizzera invece, ti rimandiamo al link (www.infomercatiesteri.it/public/schedesintesi/s_94_svizzera.pdf)

Un punto di riferimento per il mercato di lavoro è Eures, portale per la ricerca di lavoro, promosso dalla Commissione europea. Prima di trasferirti in Svizzera, infatti, potrai rivolgerti ai consulenti EURES italiani per avere tutte le informazioni che desideri. Se ti trovi già in Svizzera, invece, puoi iscriverti gratuitamente all’ufficio regionale di collocamento (URC) competente per il tuo luogo di domicilio.

Costo della vita in Svizzera

Affitto monolocale in centro 1.500 euro al mese

Spese per la casa 150 euro al mese

Abbonamento mensile 70 euro

Fast food: Kebab 10 euro

Cena in ristorante 30 euro

Drink dopocena 15 euro

Cinema 12 euro

Caffè 4 euro

E se partissi per uno scambio alla pari

Spesso gli scambi alla pari rappresentano un utile strumento per avere la possibilità di conoscere un Paese e viverci per qualche mese, senza spendere barche di soldi. La formula del lavoro au pair è questa: si viene inseriti nel nucleo familiare di destinazione con gli stessi diritti (vitto, alloggio, assistenza) e gli stessi doveri (sbrigare faccende domestiche e nelle attività familiari) degli altri componenti. Insomma alla pari a tutti gli effetti.

Non si tratta solo di un’esperienza formativa interessante, ma anche dell’opportunità di imparare e perfezionare una lingua straniera senza dover pagare costosi corsi privati.

Le famiglie che fanno richiesta di ragazzi/e alla pari generalmente ne hanno bisogno per accudire bambini piccoli per metà giornata, ma si stanno diffondendo molto anche le domande per aiutanti in piccole aziende agricole a gestione familiare.

Non mancano singoli o famiglie che vogliono imparare la lingua del ragazzo/a alla pari.
Ad oggi, si stima che oltre 300mila giovani in tutto il mondo stiano svolgendo un periodo di lavoro alla pari. Un mondo poco conosciuto, ma concreto e in fortissima crescita.

Se vuoi provare un’esperienza simile in Italia è possibile contattare una delle agenzie e organizzazioni private che operano nel settore dello studio e lavoro all’estero. Si tratta di enti di varia natura, dalle associazioni culturali ai tour operator.

Anche all’estero esistono agenzie di collocamento alla pari per stranieri. Tra queste ti consigliamo quelle che aderiscono alle organizzazioni nazionali dell’ECAPS, European Commitee for Au Pair Standards, che sono tenute a rispettare un preciso codice di comportamento nei confronti sia dei partecipanti alla pari sia delle famiglie. L’elenco di tutte le agenzie ufficiali di Scambi alla Pari si trova sul sito istituzionale dello IAPA – International Au Pair Association.

Reperire la famiglia tramite agenzia non è l’unica modalità possibile. Anche tramite internet esistono siti di incontro domanda/offerta sul lavoro alla pari. L’utilità di usufruire dell’agenzia può essere valutata in relazione ad una conoscenza preliminare della famiglia, al rispetto di determinati standard e a un’assistenza per
le procedure burocratiche. Di solito l’agenzia prevede un costo per il servizio ma, soprattutto all’estero, si possono trovare agenzie che forniscono il servizio gratuitamente all’au pair.

Infine un’altra possibilità è quella di rivolgersi agli sportelli EURES (European Employment Services), servizi europei per l’impiego diffusi in tutto gli Stati membri attraverso una rete di consiglieri EURES. A questi servizi si potranno richiedere informazioni su eventuali annunci di ricerca di ragazze/i alla pari oppure, come già detto in precedenza, consultare le offerte di lavoro pubblicate sul portale di EURES.

Relazioni Italia – Svizzera

Le attività dell’ambasciata in quanto rappresentanza ufficiale della Svizzera riguardano tutti i campi importanti per le relazioni diplomatiche tra i Governi dei due Paesi. L’ambasciata rappresenta gli interessi svizzeri in ambito politico, economico, finanziario, giuridico, scientifico nonché della formazione e della cultura.

L’Italia è il secondo partner commerciale della Svizzera in ordine di importanza dopo la Germania e la sua bilancia commerciale presenta regolarmente un’eccedenza (2.909 miliardi di CHF nel 2011). L’Italia è inoltre
il terzo mercato d’esportazione e il secondo Paese di provenienza delle importazioni della Svizzera.

Con investimenti diretti per 20 miliardi di CHF (Franco svizzero), la Svizzera, nono Paese investitore in ordine di importanza, ha creato oltre 76’000 posti di lavoro in Italia nel 2010. Nello stesso anno l’Italia ha investito cinque miliardi di CHF occupando 14’000 persone in Svizzera.

Tuttto quello che cerchi lo trovi qui

Canali Istituzionali

Consolato italiano a Ginevra

Dipartimenti federali

Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca

Dipartimento Federale degli Affari Esteri

Uffici cantonali per l’immigrazione

Istruzione e ricerca

Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione SEFRI

Il server svizzero per l’educazione

Programma completo della formazione continua nelle università e alte scuole svizzere

Federazione delle università svizzere

Informazioni università e post-doc

Federazione delle scuole private

Programmi di studio in Svizzera

Lavoro e Stage

Svenska Instituet, che elargisce borse di collaborazione per ricercatori

sito dei centri d’impiego svedesi

aggregatore di siti specializzati nella ricerca di lavoro

figure specialistiche e manager in tutti i settori economici sia in ambito privato che pubblico

Alloggi

Motore di ricerca annunci case e appartamenti per studenti Ostelli (in tedesco)