Il colloquio della Maturità 2024 si svolge dopo gli scritti e riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica. Le parole chiave sono due: multi e interdisciplinarietà. La commissione valuterà sia la vostra capacità di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite, sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Sarà la commissione d’esame a prendere uno spunto iniziale da un’immagine, un testo o un video. Da qui parte il vostro orale in cui esporrete, mediante una breve relazione o elaborato multimediale, anche l’esperienza PCTO nel caso l’aveste fatta (non è obbligatoria per accedere alla Maturità). Il colloquio è un sunto della vostra esperienza scolastica.
Cosa bisogna dimostrare
• Di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline, di essere capace di utilizzare le conoscenze acquisite e di metterle in relazione tra loro per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera;
• Di saper analizzare criticamente e correlare al percorso di studi seguito, mediante una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei PCTO, con riferimento al complesso del percorso effettuato, tenuto conto delle criticità determinate dall’emergenza pandemica;
• Di aver maturato le competenze di Educazione civica come definite nel curricolo d’istituto e previste dalle attività declinate dal documento del consiglio di classe.
Viene fornito allo studente del materiale scelto dalla commissione: un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema. Lo studente nel colloquio, dopo aver analizzato tale documentazione deve mettere in evidenza i nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline e il loro rapporto interdisciplinare. La predisposizione dei materiali viene effettuata dalla commissione tenendo conto del percorso didattico effettivamente svolto e del documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze realizzati, con riguardo anche alle iniziative di individualizzazione e personalizzazione eventualmente intraprese nel percorso di studi. Sempre in questa sede verranno discussi gli elaborati delle prove scritte. La disciplina trattata durante il percorso scolastico secondo la metodologia CLIL sarà oggetto del colloquio solo se il docente della disciplina coinvolta fa parte della sottocommissione di esame
Quanto dura la prova e come si calcola il voto
La domanda ricorrente degli studenti è sempre la stessa: quanto durerà la prova orale? Ebbene, ragazzi, anche in questo caso non esiste una risposta precisa. In media, infatti, il colloquio può durare circa 40 minuti, ma ci sono casi in cui si è andati oltre, come casi in cui è durato molto meno. Il consiglio è quello di prepararsi un discorso, dimostrandosi pronti se il colloquio durerà più o meno del previsto.
Nello scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. La valutazione sul comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico.
Il voto finale dell’Esame di Stato è espresso in centesimi così suddivisi:
• massimo 40 punti per il credito scolastico
• massimo 20 punti per il primo scritto
• massimo 20 punti per il secondo scritto
• massimo 20 punti per il colloquio.
La commissione può assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto. Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell’Esame. Il punteggio massimo è 100 (c’è la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l’esame è 60/100.
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