Una scienza per tutti: è questo l’impegno sancito dal G7 Scienza e Tecnologia che oggi ha visto la sua chiusura a Bologna. A tracciare il bilancio dei lavori del summit internazionale è stata la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
“Non stiamo lavorando in laboratori scuri o oscuri, ma stiamo facendo cose utili per il bene comune – ha detto Bernini – Possiamo dire che questa iniziativa è stata un successo. Chi è stato parte del programma ha dato soluzioni, ha proposto azioni concrete e ha elaborato progetti positivi destinati a produrre i loro effetti già da ieri. Tra i temi trattati spicca sempre la sicurezza nella ricerca: è l’essenza di vita di tutti noi, dalla ricerca dipende il nostro benessere, dipende la qualità e la durata della nostra vita”. “La scienza, la tecnologia e il progresso sono figli della nostra volontà di renderli democratici e a disposizione di tutti – ha aggiunto la ministra – Vogliamo una scienza etica e capace di dare, distribuire, redistribuire”.
“Orgogliosi del supercalcolatore Leonardo”
Alla domanda su quale sia stato il risultato principale ottenuto in questi due giorni di summit, la ministra non ha dubbi: “È un supercalcolatore votato alla medicina e all’open science, alla velocizzazione della cura della persona che sta diventato sempre più concreta. Abbiamo evocato più volte il tema della pandemia; abbiamo detto che con un supercalcolatore come Leonardo potremmo trovare cure a malattie per le quali un tempo sarebbero serviti vent’anni. Il risultato più grande è stata la dimostrazione plastica di applicare una tecnologia ai bisogni quotidiani di una persona”.
“Condivisione su quantum e AI”
“Uno dei risultati principali di questi due giorni di lavori è la condivisione della volontà di lavorare insieme sul quantum e sull’intelligenza artificiale – ha sottolineato Bernini- guardando agli sviluppi tecnologici ma anche ai principi etici che devono accompagnarli. Scienza e coscienza. Non abbiamo alternative a seguire un percorso comune per sviluppo e crescita condivisi”.
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