Cattedre tutte occupate per l’inizio della scuola? La Gilda smentisce Bianchi: “Sarà il caos”

Il sindacato degli insegnanti non condivide le previsioni ottimistiche del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sull’avvio del nuovo anno scolastico. “Molte cattedre resteranno scoperte anche per l’esaurimento delle graduatorie. E gli errori nei concorsi mette a rischio anche le ultime nomine”.

Il ministro Bianchi ha assicurato che gli studenti italiani che stanno per iniziare l’anno scolastico troveranno tutti prof in classe e nessuna cattedra vuota. Una prospettiva che però, almeno secondo i sindacati, non corrisponde alla realtà. A dirlo è la Gilda Insegnanti che parla di “caos delle cattedre” nella stragrande maggioranza degli istituti italiani.

“Il quarto anno scolastico dell’era Covid si apre con gli stessi problemi di sempre e le con proposte ripetutamente inascoltate: il fenomeno del precariato è sempre fuori controllo, con difficoltà enormi, soprattutto al Nord, nel reperire i docenti necessari – attacca il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio – Gli stipendi ai minimi storici, con un tasso di inflazione galoppante che renderà le buste paga ancora più leggere; incombenze burocratiche che sottraggono tempo prezioso all’attività didattica, unico vero compito che gli insegnanti dovrebbero essere chiamati ad assolvere, classi sovraffollate e strutture fatiscenti, soprattutto al Sud”.

“Anche quest’anno le lezioni inizieranno all’insegna di molte cattedre scoperte – continua Rino Di Meglio – e con un numero altissimo di precari. Inoltre, per alcune classi di concorso le graduatorie sono esaurite e trovare i docenti è un’impresa ardua. E i recenti interventi legislativi non hanno dato alcuna garanzia di miglioramento della situazione. Ci auguriamo – prosegue Di Meglio – che si mettano in soffitta proclami e visioni ideologiche e che la politica inizi a comprendere che è prioritario e urgente liberare gli insegnanti dal peso della burocrazia, perché il buon senso richiede che obiettivo comune sia dedicare tutte le energie possibili agli alunni”.

In questo contesto, già molto complicato secondo il sindacato, proseguono i problemi sul fronte concorsi. “Ancora in questi giorni – fa sapere la Gilda – si sono registrati errori nei quesiti formulati dalla commissione nazionale preposta, questo significa che i risultati delle prove vanno riconsiderati, quindi le nomine in ruolo non sono affatto certe”.

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