Carta del Docente: anche i supplenti hanno diritto ai 500 euro, lo conferma il Tribunale

Carta del Docente acquisti delegati normativa

Importante novità per i docenti precari: il Tribunale di Velletri ha stabilito che anche i supplenti con incarichi annuali (fino al 31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) hanno diritto alla Carta del Docente da 500 euro all’anno.

La sentenza nasce dal ricorso presentato da un insegnante con due supplenze annuali negli anni scolastici 2022/23 e 2023/24, assistito dai legali di Anief. Il giudice ha condannato l’amministrazione al pagamento di 1.000 euro per le annualità perse della Carta del docente, confermando che l’esclusione dei precari dal bonus formazione costituisce una discriminazione.

Cosa dice la legge?
Il tribunale ha evidenziato che il CCNL di comparto non fa distinzioni tra docenti di ruolo e non di ruolo per l’accesso alle risorse per la formazione. Inoltre, la Corte di Cassazione, la Corte di Giustizia Europea e il Consiglio di Stato hanno già chiarito che limitare il beneficio ai soli docenti di ruolo viola i principi di non discriminazione e parità di trattamento.

Come ottenere fino a 3.500 euro?
Secondo Anief, i docenti precari che hanno svolto almeno 150 giorni di supplenza negli ultimi cinque anni possono presentare ricorso gratuito per ottenere fino a 3.500 euro, inclusi gli interessi maturati. Il ricorso è valido anche per supplenze brevi e saltuarie, purché presentato entro 5 anni dalla stipula del contratto, prima che cada in prescrizione.

La Carta del Docente è un bonus annuale di 500 euro destinato agli insegnanti di ruolo delle scuole statali per l’aggiornamento e la formazione professionale.

A cosa serve?
Con la Carta del Docente è possibile acquistare:
Libri e testi per la didattica
Corsi di formazione e aggiornamento
Hardware e software per la didattica
Biglietti per eventi culturali

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