Caro affitti, gli studenti con le tende in Sapienza: “Servono 2 miliardi per il diritto allo studio”

“Invitiamo la Ministra Bernini a venire a trovarci per confrontarsi con noi su legge di Bilancio e Pnrr”

“Ci stiamo mobilitando qui a Roma e in oltre 25 città italiane in questa settimana non solo contro il caro affitti ma contro un sistema di dirtto allo studio che in Italia non permette un accesso all’università a tutte e tutti. Oggi studiare è più un privilegio che un diritto. Chiediamo che il governo si interessi ai giovani di questo Paese, faccia degli investimenti strutturali: chiederemo 300 milioni sul Fis nella prossima legge di Bilancio. I fondi del Pnrr fino ad ora sono stati sprecati sulle residenze universitarie. Io studiavo a Bologna e facevo la pendolare da Forlì perché non potevo permettermi un affitto in città, dove gli affitti anche fuori dalle mura arrivano fino a 600 euro al mese. Non è possibile che uno studente debba spendere oltre 12mila euro all’anno per studiare”. Così Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari.

Dopo la prima notte passata in tenda, gli universitari non hanno intenzione di mollare e continueranno a dormire in tenda. La richiesta del sindacato studentesco è scritta su un assegno gigante. “Abbiamo compilato – spiegano dall’UDU – un assegno enorme firmato dalla Ministra Bernini, con un importo da due miliardi di euro. Si tratta della cifra che chiediamo al Governo per il diritto allo studio. Serve urgentemente un investimento in studentati pubblici, borse di studio, fondo affitti, salute mentale e contrasto al caro libri. Non si tratta di una cifra irraggiungibile: basti pensare che l’Italia investe sull’istruzione terziaria soltanto lo 0,7% del PIL, contro l’1,1% della media OCSE”.

Resta centrale la crisi abitativa e la gestione dei fondi PNRR, sui quali il sindacato studentesco non fa sconti al Governo: “Ancora in questi giorni, la Ministra Bernini è tornata a difendere la gestione dei fondi PNRR. Nonostante le risorse stiano andando principalmente ai privati e i numeri gonfiati dei posti letto, dal Ministero continuano a ripetere che è il massimo che potevano fare. Ma noi non ci accontentiamo: vogliamo che i posti letto finanziati dal PNRR siano accessibili a tutti gli studenti, basta posti letto che costano 700 euro al mese. Noi restiamo qui e invitiamo la Ministra Bernini a venire a trovarci, per confrontarsi con noi sulla prossima legge di bilancio e sul Pnrr. Vogliamo raccontarle le difficoltà degli studenti fuorisede che non riescono a pagare l’affitto”.

LEGGI ANCHE:

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Turni massacranti e stipendi da fame: protesta dei medici specializzandi davanti al Mur

Next Article

La ricerca dell'Università Tor Vergata che vuole aiutare la prevenzione delle patologie neurodegenerative

Related Posts