Bullismo, oltre un milione di vittime tra gli adolescenti. Valditara: “Basta violenze”

Il ministro nella giornata internazionale contro bullismo e cyberbullismo: “Impegno della scuola per promuovere la cultura del rispetto”

“Oggi, nella Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ribadiamo il nostro impegno a promuovere la cultura del rispetto tra i giovani per tutelare la dignità di ogni persona, la salute psicologica delle studentesse e degli studenti, educando alla responsabilità. Come Ministero abbiamo messo in campo una serie di misure, a partire dalle nuove Linee guida sull’Educazione civica, così come le nuove norme sulla condotta, per prevenire e combattere tra i giovani ogni forma di violenza e di discriminazione, con particolare attenzione all’uso della rete e dei social”. Così il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Oltre un milione di vittime tra gli adolescenti


Un milione di studenti
 tra i 15 e i 19 anni ha subito episodi di cyberbullismo, più della metà dei ragazzi sotto i 26 anni teme il revenge porn, ovvero la diffusione di foto o video intimi per vendetta. Sono alcuni dei dati che emergono in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo che cade oggi, 7 febbraio.

Secondo lo studio Espad Italia 2024 del laboratorio di epidemiologia dell’istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa, sarebbero più di 1 milione di gli studenti tra i 15 e i 19 anni che hanno subito episodi di cyberbullismo nel corso del 2024. Il 32% dei ragazzi, circa 800 mila, avrebbe invece compiuto cyberbullismo. Sono i valori più alti di sempre per quanto riguarda il fenomeno del bullismo in rete.

E proprio a scuola si verificherebbe la maggior parte degli episodi di bullismo (il 64% del totale). Il 60% dei ragazzi afferma di aver subito offese e violenze verbali, il 26% aggressioni fisiche, poi il 22% di essere stato preso di mira per la sua etnia, l’orientamento sessuale, la religione o la disabilità. A questi si sommano i casi di catcalling, di molestie sessuali dal vivo e online fino al revenge porn. Il 76% dei ragazzi afferma di aver assistito a un episodio di bullismo e di questi poco meno della metà ha deciso di intervenire.

Differenze di genere

Bullismo, cyberbullismo e violenze sono fenomeni che riguardano tutti i giovani, ma con alcune differenze tra maschi, femmine e persone non binarie – che non si riconoscono quindi nella classica distinzione tra uomini e donne. Queste ultime, mostra ancora il rapporto di Terre des Hommes, sono più soggette ad aggressioni verbali e psicologiche, mentre non ci sono differenze tra maschi e femmine. Il catcalling si verifica maggiormente tra le ragazze (67% contro il 6% dei ragazzi), così come le molestie. Il bullismo colpisce soprattutto i maschi, con numeri particolarmente alti per gli under 14 (89% dei ragazzini). Online, mostra lo studio Espad, sia maschi che femmine ricorrono agli insulti in chat, i ragazzi scelgono anche minacce e insulti diretti sui social, le ragazze praticano di più l’esclusione da gruppi sul web.

Tra i giovani aumenta la consapevolezza dei rischi che si corrono sulla rete e il 58% degli under 26 ritiene che il pericolo maggiore sia quello del revenge porn. Ma preoccupano anche l’alienazione dalla vita reale (49%), le molestie (47%) e il cyberbullismo (46%), quest’ultimo particolarmente allarmante per i ragazzi sotto i 20 anni. È quanto emerge dall’indagine dell’Osservatorio indifesa realizzato da Terre des Hommes, insieme alla community di Scomodo, che ha coinvolto oltre 2.700 ragazzi e ragazze sotto i 26 anni ed è stato lanciato in vista del Safer Internet Day (11 febbraio). Il 70% degli intervistati vorrebbe una maggior regolamentazione per le attività in rete. La metà dei ragazzi intervistati (48%) dichiara di aver subito un episodio di violenza.

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