Bonus 200 anche ai precari: basta aver lavorato 50 giorni nel 2021

Secondo i sindacati la platea tra docenti e personale Ata si aggirerebbe sulle 150mila unità

Sulla questione bonus 200 euro anche ai precari della scuola si sarebbe aperto un fronte: la pressione sindacale è già partita ma adesso anche il Governo sta provando a muoversi nella direzione di estendere il bonus ai supplenti.

Gli aventi diritto al bonus

Il bonus 200 euro, in base a quanto prevede la norma contenuta nel decreto aiuti approvato alla Camera e ora in passaggio al Senato, prevede per quanto riguarda i docenti e Ata a tempo indeterminato, l’indennità una tantum entro il mese di luglio 2022 con cedolino separato. L’importo sarà erogato automaticamente ai dipendenti che abbiano percepito una retribuzione imponibile mensile non superiore a 2.692 euro almeno per un mese e, pertanto, siano beneficiari dell’esonero contributivo.

La platea di interessati, fra docenti e Ata, si aggira intorno a 150 mila unità, come quantificato dal sindacato Flc Cgil, che nel frattempo da una lettura approfondita e corretta della norma (c. 13, art. 32 del DL 50/2022) e della circolare applicativa dell’INPS (n. 73 del 24 giugno 2022), desume che l’ente provvederà ad erogare il bonus a tutti i lavoratori precari con i requisiti specificati.

Cgil: “Almeno 50 giorni di lavoro nel 2021”

Fuori, dunque, i lavoratori con contratto a tempo determinato fino al 30 giugno. Dopo i tentativi parlamentari andati vuoto nelle scorse settimane, adesso il Governo, in base a quanto riferisce Italia Oggi, avrebbe confermato la volontà di trovare le risorse per concedere l’indennità ai precari esclusi per l’inizio dell’anno scolastico.

In particolare, secondo il sindacato guidato da Francesco Sinopoli, avrebbero diritto a percepire il bonus 200 euro i lavoratori precari della scuola che rispettano i seguenti requisiti: aver svolto nel 2021 almeno 50 giornate di lavoro effettive anche con più rapporti di lavoro a tempo determinato e di rispettare il limite reddituale 35mila per l’anno 2021. I lavoratori che rispettano questi requisiti, per ricevere il bonus (secondo la ricostruzione della FLCGIL), dovranno presentare domanda all’Inps, entro il 31 ottobre 2022.

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