Bocciato a fine anno, studente di Genova batte il Ministero al Tar e prende la Maturità

Uno studente di un liceo statale di Genova ha fatto ricorso al Tar dopo essere stato bocciato a fine anno. Ha vinto la causa contro il Ministero dell’Istruzione e superato l’esame di Maturità.

Era stato bocciato a fine anno scolastico per troppe insufficienze, così non era neppure stato ammesso all’Esame di Stato. Ma uno studente della quinta classe di un liceo statale di Genova non si è arreso e si è rivolto al Tar, vincendo la prima battaglia legale al Tribunale amministrativo della Liguria contro il Ministero dell’Istruzione.

Non solo. Dopo la pronuncia del Tar, lo stesso Ministero ha sospeso gli atti di bocciatura della scuola, concedendogli di sostenere gli esami con riserva. Il ragazzo si è quindi ripresentato per il giudizio davanti ai professori, si è riscattato sui banchi di scuola, ha superato le prove e ottenuto finalmente l’agognata Maturità.

La sentenza del Tar

A quel punto il Tar della Liguria, chiamato a decidere nel merito della vicenda dopo la sospensiva, ha dichiarato cessata la materia del contendere: “Il giudizio della Commissione d’esame supera e assorbe il precedente giudizio negativo d’inidoneità formulato dal Consiglio di classe, determinando l’integrale soddisfazione dell’interesse sostanziale del ricorrente a ottenere il titolo di studio”.

Tutto è cominciato lo scorso 17 giugno quando, al termine dell’anno scolastico in corso, un decreto del Tar della Liguria ha accolto la domanda dello studente per l’adozione di misure cautelari provvisorie e disposto l’ammissione con riserva del ricorrente alle prove dell’esame di Maturità. Il ragazzo contestava i provvedimenti sullo scrutinio finale datati 13 giugno, firmati anche dal dirigente scolastico, e gli atti di non ammissione del consiglio di classe e di non attribuzione del credito scolastico.

Il Tar ha aperto quindi uno spiraglio per sostenere l’esame di Maturità. “Va considerato che, nelle valutazioni finali, il ricorrente ha conseguito una sola insufficienza grave e quattro insufficienze lievi – hanno precisato i giudici amministrativi nell’accogliere la richiesta di sospensiva della valutazione di non ammissione -. L’adozione delle chieste misure cautelari consentirebbe al ricorrente di evitare ingiusto pregiudizio nel caso di accertamento dell’illegittimità della sua esclusione dall’esame, senza – in ogni caso – alcun nocumento per l’amministrazione scolastica”. Il ragazzo si è infine presentato tra i banchi di scuola dove con le proprie capacità è riuscito a superare la Maturità.

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