Ci sarà o no l’assunzione di 5mila prof di sostegno in più? È questo uno dei punti interrogativi irrisolti che riguarda il mondo della scuola all’interno della manovra di bilancio che il Parlamento si appresta a varare entro la fine dell’anno. La domanda non appare scontata visto che a proporre la misura è stato il Ministero dell’Istruzione che però, raccontano le cronache dei giornali, avrebbe preso alla sprovvista la maggioranza che non si aspettava una proposta del genere.
Nello specifico la proposta del ministro Valditara sarebbe quella di procedere all’assunzione di 5mila nuovi insegnanti di sostegno a partire dal prossimo anno scolastico, quindi quello 2025-2026. Una novità che costerebbe alle casse dello Stato qualcosa come 81 milioni per il 2025 e ben 241 per quello successivo: non proprio bruscolini. La proposta si giustifica con la volontà da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito di dare continuità agli alunni con disabilità.
L’idea però sembra non piacere a tutti nonostante lo spirito nobile che la guida: da un lato ci sono le forze di maggioranza che hanno visto piombare l’emendamento direttamente in Commissione Bilancio (tanto che il sottosegretario al MEF, Federico Freni, è costretto a scusarsi per le tempistiche e per le bozze non concordate), dall’altro le opposizioni lamentano di non essere state coinvolte e attaccano il ministro Valditara.
Il giallo potrebbe comunque risolversi nelle prossime 24 ore quando tutti gli emendamenti alla legge di bilancio dovrebbero essere presentati dalla maggioranza. Con o senza quello che prevede l’assunzione dei prof di sostegno.
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