Bernini a Bologna: “Borse studio per 880 milioni”. Scontri tra studenti e polizia durante l’inaugurazione dell’anno accademico

I collettivi si sono riuniti al Portico dei Servi, tra slogan e striscioni. Il corteo è respinto dalle forze dell’ordine in via Guerrazzi e lì ci sono state tensioni

Tensioni a Bologna in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Alma Mater di Bologna, nell’aula magna di Santa Lucia. Il corteo di protesta, composto da un’ottantina tra studenti, collettivi e ricercatori precari, partito dal Portico dei Servi in Strada Maggiore, ha sfilato per le strade del centro cittadino, con in testa lo striscione ‘Contro tagli, guerra e precarietà, blocchiamo l’università’, ma non è riuscito a raggiungere il luogo della cerimonia, fermato dagli scudi delle forze dell’ordine, schierate in assetto antisommossa in via Guerrazzi.    

I manifestanti sono venuti a contatto con gli agenti, con cui si sono spintonati nel tentativo di forzare il blocco. Sono stati respinti con gli scudi e alcuni colpi di manganello, come rende noto anche il collettivo universitario autonomo (Cua), con alcuni video degli scontri postati sui social. A una piccola delegazione dei ricercatori precari (cinque di loro), è stato però concesso di intervenire durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico.     

Nella protesta anche dei ricercatori dell’Università di Bologna

“Spero che questa ennesima disponibilità al dialogo faccia capire che è il dialogo, e non la violenza, lo strumento per risolvere i problemi”, ha sottolineato il rettore Giovanni Molari.  I ricercatori, dal canto loro hanno rimarcato: “Non siamo arrivati fino qui perche’ decine di precari e studenti sono stati bloccati, accerchiati e caricati dalla Polizia. Anche noi avremmo voluto un dialogo diverso. Evidentemente questa e’ la forma di accoglienza che l’Ateneo e la ministra danno ai precari e ai lavoratori che tengono in piedi l’università”. 

Hanno spiegato, poi, le ragioni della protesta, legata alla riforma del pre-ruolo voluta dalla ministra Anna Maria Bernini, presente alla cerimonia. “Non siamo figurine da collezionare nelle vostre storie sul merito, siamo quelli che con un lavoro invisibile tengono in piedi le università – rivendicano -. con la riforma, Bernini vuole accontentare la Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane, ndr) e rendere ancora più precari i nostri percorsi. Non ci rivolgiamo a loro, ma a chi vive la precarietà sulla propria pelle. Abbiamo organizzato un ‘Carnevale precario’ e messo la maschera per smascherare la vostra retorica”. 

Bernini: “880 milioni investiti in borse di studio”

“Per quanto riguarda il diritto allo studio, abbiamo investito 880 milioni sulle borse di studio, abbiamo coperto tutte le richieste anche l’odiosa categoria degli idonei non beneficiari, lo abbiamo fatto lo scorso anno e lo faremo anche quest’anno”. Lo ha detto la ministra dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, in un passaggio del suo intervento all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Bologna nell’aula magna di Santa Lucia.   

“Per questo ringrazio il presidente de Pascale, l’ente al diritto allo studio, il rettore Molari che contribuiscono con noi nel riparto di queste borse ai capaci e meritevoli – aggiunge Bernini – I numeri sono numeri e si confrontano con il principio di realtà. Il numero di studenti esonerati dal pagamento di qualsiasi retta è salito dal 10 a oltre il 40%, il40% degli studenti frequenta l’università gratuitamente. Questo si chiama diritto allo studio”.   

Quanto agli alloggi universitari “stiamo cercando di creare studentati, abbiamo un vincolo del Pnrr. Vorrei ringraziare tutti perché tutti si stanno dando da fare. Quello di cui mi sono convinta è che il diritto allo studio non ha e non deve avere colore politico perché questo fa il danno delle studentesse e degli studenti prima ancora che della grande comunità universitaria. Noi abbiamo 1,2 miliardi di euro del Pnrr, un fondo che si esaurirà nel 2026. Il presidente de Pascale, tutti i governatori, sindaci, l’Anci ci stanno aiutando a spendere questi fondi”. Tra le possibili opportunità per creare alloggi per gli studenti, Bernini elenca anche l’housing sociale e annuncia l’intenzione di proseguire oltre il termine del Pnrr. “Lo stiamo facendo – spiega Bernini – abbiamo creato23 mila nuovi posti letto”. 

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