Benedizioni pasquali obbligatorie per le scuole del paese: è quanto ha disposto con un’ordinanza il sindaco di Pennabilli, piccolo centro della provincia di Rimini, dopo che nei giorni scorsi la preside dell’Istituto comprensivo “Olivieri” aveva allontanato un sacerdote che si era recato a scuola con l’intento di scolgere la consueta benedizione in vista della Pasqua.
Un rifiuto che non è stato digerito dal sindaco Mauro Giannini che ha così deciso di imporre ai vertici dell’istituto scolastico l’obbligatorietà del rito religioso. “Abbiamo il dovere di difendere la nostra cultura, le tradizioni e le comuni radici cristiane. Quella della preside è stata una decisione inaccettabile” ha tuonato il primo cittadino che ha emanato la discussa ordinanza che avrà validità però solo per gli istituti scolastici, dalla scuola d’infanzia alle medie, dove il Comune è proprietario degli immobili.
“Come sosteneva il compianto vescovo di Montefeltro-San Marino, monsignor Luigi Negri, che si è spento nel 2021, il Cristianesimo non è una religione settaria, bensì un incontro, colmo di rispetto, con Cristo – ha aggiunto il sindaco – La benedizione pasquale più che con le tradizioni ha quindi a che fare con la cultura stessa del nostro Paese. Allontanare un sacerdote, giunto per impartire un rito a dei bambini, è giuridicamente inefficace in quanto inidoneo, alla luce della gerarchia delle fonti del diritto italiano, a incidere negativamente sui valori culturali protetti dall’ordinamento giuridico italiano”.
Giannini non è nuovo neanche a ordinanze senza stravaganti: l’ultima risale al dicembre 2022, quando impose ai compaesani di esser felici per il Natale “aprendo i cuori e riempiendo di gioia chi incontrate”.
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