Bari, gli studenti in assemblea contro il sovraffollamento delle aule

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Oggi gli studenti hanno contestato il ministro Giannini presente all’Istituto Majorana di Bari. Duecento studenti, fra ragazzi dell’Istituto e studenti dell’Uds provenienti da altre scuole, hanno esposto fuori dalla scuola striscioni contro la buona scuola e il sovraffollamento delle aule. Il rappresentante d’istituto del Majorana Francesco Cantalice ha esposto il problema del sovraffollamento delle aule “Come si può insegnare in classi con più di 35 studenti?!”.

 
“Basta propaganda, non c’è la reale volontà di ascoltare gli studenti” –  così Arianna Petrosino dell’Unione degli Studenti Bari, commentando a margine la visita del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini – “Lo striscione che abbiamo esposto recita “I DIRITTI NON SI MERITANO, VOGLIAMO ISTRUZIONE GRATUITA E REDDITO”. Riteniamo scandaloso che nel piano scuola non si faccia parola del diritto allo studio. Abbiamo consegnato al ministro una copia dell’AltraRiforma e dello statuto degli studenti in stage, proposte elaborate nel corso degli ultimi anni nelle scuole e nelle piazze”.
“Il ministro non ha risposto a nessuna delle critiche” – continuano gli studenti – “Da una parte afferma di voler ascoltare gli studenti, nella realtà si rifiuta di darci risposte. Giannini ha soltanto affermato che il piano scuola non parla di privatizzazione ma solo di responsabilità dei privati e ha ribadito l’importanza dei finanziamenti pubblici alle scuole paritarie”.
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“Dentro le stanze del MIUR hanno già pronto l’articolato che raccoglie le linee guida del Piano Scuola” – afferma Danilo Lampis, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Studenti – “Il Ministro nell’ultimo incontro con Il Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche ha presentato i titoli del ddl. Nessuno ci venga più a dire che la consultazione è realmente democratica: il Governo non ha intenzione di cambiare sostanzialmente le linee guida. Gli studenti costruiranno piazza dopo piazza, dal 25 ottobre al 14 novembre, l’alternativa al modello di scuola e di Paese costruita da Renzi” – conclude.
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