Atenei telematici, la Bernini contro i rettori: “Servono regole, non regali”

Il commento della ministra dell’Università e della Ricerca dopo la presa di posizione della Crui.

“La mia stella polare sono gli studenti. È per loro e con loro che continuerò a lavorare a questo tavolo che rimane aperto. La Conferenza dei rettori rimarrà seduta, le università telematiche resteranno sedute però a questo tavolo, lo dico chiaramente, ci saranno regole, mai regali”. È questo il commento della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, riguardo al parere negativo espresso dalla Conferenza dei Rettori sul decreto che il ministero dell’Università ha predisposto per definire, tra l’altro, le linee guida per gli atenei telematici.

Secondo la Bernini, visto che sia i rettori delle università tradizionali che quelli degli atenei online hanno espresso un parere negativo, allora il lavoro fatto dal tavolo è positivo perché solo in questo modo si può definire equidistante, con il solo obiettivo di perseguire gli interessi degli studenti. “Il Ministero prende atto della decisione per la quale dal momento che sia le università telematiche sia la Crui non sono d’accordo su questo testo riteniamo di aver fatto un buon lavoro, perché noi non vogliamo fare regali ma stabilire regole per entrambi – ha spiegato Bernini – Noi non trattiamo con le università telematiche, noi trattiamo della qualità che deve essere alta della formazione a distanza e questo deve valere sia per le università in presenza sia per le università telematiche: se nessuna delle due è completamente contenta vuol dire che siamo sulla buona strada”.

Il tavolo dunque andrà avanti. “Continueremo a lavorare su questo tema perché questo tema è il futuro – ha aggiunto al ministra – al netto delle rendite di posizione di tutti, che a me personalmente non interessano perché non mi curo di potentati, di rendite di posizione, non mi curo di sindacati, dobbiamo pensare agli studenti. Ci sono studenti fuori sede, studenti che hanno difficoltà a muoversi che hanno bisogno della didattica a distanza. La mia stella polare sono gli studenti”.

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