Assunzioni, addio ai bonus donne e giovani under 36. Rimane l’agevolazione per i Neet ed entra deduzione al 120% per chi fa contratti a tempo indeterminato

Via i fondi anche sulla prima casa. Rimane in piedi solo la garanzia sui mutui di Consap ma le risorse non ci sono

Con l’approvazione della Manovra 2023 per quest’anno non ci sono più gli esoneri contributivi per chi dà un impiego a lavoratrici svantaggiate e under 36, mentre restano la Decontribuzione Sud e gli aiuti per chi assume under 30 che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione. L’anno nuovo vedrà però ancora il cosiddetto bonus Neet e la decontribuzione Sud, oltre al debutto della maxi-deduzione al 120% per il tempo indeterminato e degli incentivi legati ai percettori di Assegno di inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), i due strumenti che sostituiscono il Reddito di cittadinanza.

Via gli esoneri contrbiutivi generali, dentro quelli per i contratti a tempo indeterminato

Non ci sarà più quindi l’esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo pari a 8mila euro annui, per i datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato, determinato o che stabilizzano donne lavoratrici svantaggiate. La misura, valida per le assunzioni dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, non è stata rinnovata. Anche l’esonero destinato a chi dava lavoro a giovani under 36 che non fossero mai stati assunti a tempo indeterminato (anche part-time e anche quale trasformazione di un precedente contratto a termine). Arriva invece nel 2024 la deduzione al 120% per chi assume a tempo indeterminato, percentuale che sale al 130% se gli assunti sono madri, under 30, percettori del Reddito di cittadinanza e persone con disabilità. Tuttavia c’è un requisito che il datore di lavoro deve rispettare: l’attività deve registrare un aumento effettivo del personale rispetto a quello medio del 2023.

Debutta l’Assegno di inclusione

Dal primo gennaio hanno debuttato anche le misure sostitutive del Reddito di cittadinanza, l’Assegno di inclusione (Adi) e il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), e gli incentivi a essi collegati. Come ad esempio l’esonero dei contributi al 100% per chi assume a tempo indeterminato percettori di Adi e Sfl con un limite massimo di 8mila euro all’anno. È previsto anche l’esonero dei contributi al 50%, nel limite massimo di 4.000 euro su base annua, per chi assume a tempo determinato o con contratto stagionale persone che percepiscono Adi e Sfl.

Rimane in vigore l’esonero del 30% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati la cui attività abbia sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente. Il 19 dicembre la Commissione europea ha accolto la richiesta avanzata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di estendere l’autorizzazione all’utilizzo della misura fino al 30 giugno 2024.

Resta anche il cosiddetto bonus Neet, ovvero l’incentivo destinato alle attività del settore privato che assumono giovani under 30 che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione. Si tratta di un aiuto a favore del datore pari al 60% della retribuzione lorda del giovane assunto, per 12 mesi, che si riduce al 20% della retribuzione se c’è un cumulo con altri incentivi o aiuti.

Le pensioni dei giovani

Tra gli obiettivi dichiarati dal governo c’è sicuramente il rilancio della previdenza integrativa, anche attraverso un’eventuale nuova fase di silenzio-assenso per l’uso del Tfr, che si vanno ad aggiungere al tema della flessibilità in uscita. Un punto sul quale anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito la centralità nell’incontro con le parti sociali.

Via anche gli sgravi sull’acquisto della prima casa per gli under 36. Resta in piedi solo la garanzia sui mutui di Consap, ma i finanziamenti crollano a causa dei tassi. Per una coppia under 36, 2024 tutto in salita: con l’arrivo di figli dovrà tenere conto anche dell’aumento Iva dal 5 al 10% sui prodotti dell’infanzia, latte artificiale e pannolini, e sui prodotti intimi femminili.

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