Assisi, il sindaco in sciopero della fame: “No alla chiusura del corso in Scienze del Turismo”

Sciopero della fame

Sciopero dela fame per il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, che ha deciso di scendere in campo in maniera diretta per protestare contro la chiusura del corso di laurea in Scienze del Turismo dell’Università di Perugia. Ieri il primo cittadino ha proclamato e seguito un’intera giornata di sciopero della fame e della sete, in segno di protesta.

Il primo cittadino ha anche chiesto al ministro Carrozza di adoperarsi per far rientrare la decisione: “La decisione è inaccettabile e inconcepibile”. Lo sciopero è cominciato ieri mattina alle 8 a Santa Maria degli Angeli, nei locali dell’Ateneo. Con lui anche consiglieri comunali, rappresentanti delle categorie economiche e studenti. Lo sciopero è terminato alle 20 di ieri sera, poi c’è stato il controllo medico da parte della Misericordia.

In 20 anni, il corso di laurea ha promosso oltre 2mila studenti. Ancora Ricci: “Questo modello di formazione non può essere abolito – ha dichiarato a Cronaca e Attualità 2.0. Include un alto numero di iscritti, 64 al primo anno, ma ci sono altre richieste e potremmo arrivare a oltre 100. L’Umbria e l’Italia, se vogliono puntare sullo sviluppo economico del turismo e della cultura e per creare nuovi posti di lavoro, non possono rinunciare a questo corso”.

Il sindaco di Assisi ha poi ricordato che il Comune ha già fatto ricorso al Tar contro la decisione del Senato accademico di Perugia: “E siamo pronti a rivolgerci anche alla magistratura ordinaria se la decisione non sarà immediatamente revocata”.

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