Il supercomputer privato piu’ potente al mondo potrebbe scoprire nuovi giacimenti di petrolio e gas naturale. Ad inaugurarlo e’ stata la multinazionale francese Total, che lo utilizzera’ tra le altre cose anche per modelli sempre piu’ precisi del comportamento dei giacimenti. Pangea, questo e’ il nome dato alla macchina, e’ un ‘mostro’ capace di 2,6 milioni di miliardi di operazioni al secondo (petaflops), quanto 27mila computer da ufficio, un valore che lo mette al nono posto tra i supercomputer mondiali ma al primo fra quelli non in possesso di enti di ricerca.
La sua architettura comprende 110mila processori in parallelo, 7 milioni di miliardi di byte di memoria e un consumo energetico di 2,8 Megawatt. Il calore prodotto, asportato con un innovativo circuito a liquido integrato, verra’ utilizzato per riscaldare il centro di ricerche di Pau, nel sud della Francia, che ospita il dispositivo che avra’ un costo di 60 milioni euro nei prossimi quattro anni, periodo entro il quale l’azienda pianifica di raddoppiarne la potenza:
“Questo supercomputer e’ 15 volte piu’ potente del predecessore – ha commentato Yves-Louis Darricarrere, dirigente del gruppo – ed e’ stato progettato in maniera specifica per le nostre esigenze”. Gia’ in fase di test Pangea ha dato prova delle sue capacita’, analizzando in nove giorni tutti i dati sismici di un progetto della societa’ in Angola, un compito che prima avrebbe richiesto quattro mesi e mezzo. Il supercomputer potrebbe avere presto un ‘imitatore’: la Bp sta per inaugurarne uno simile nel proprio centro ricerche nel Texas, anche se quello sara’ ‘solo’ di 2 petaflops di potenza.