Il piano di welfare per il personale scolastico, ideato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, si arricchisce con una nuova misura: il Consiglio dei ministri ha approvato, nell’ambito del decreto-legge sulle pubbliche amministrazioni, un finanziamento statale per l’assicurazione sanitaria integrativa destinata a insegnanti e lavoratori della scuola, circa un milione di persone.
Come riporta l’Ansa, l’iniziativa prevede un investimento di 220 milioni di euro in cinque anni da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Le risorse saranno gestite attraverso la contrattazione collettiva per definire con i sindacati le modalità di accesso e il pacchetto di prestazioni sanitarie coperte dall’assicurazione. Secondo le stime, il valore dei servizi offerti potrebbe superare i 3.000 euro annui per ogni beneficiario.
“Stiamo scrivendo un altro capitolo importante nel percorso di valorizzazione del personale scolastico. Questa è la prima assicurazione sanitaria integrativa per il settore, una misura che abbiamo fortemente voluto per riconoscere l’importanza strategica della scuola per il futuro del Paese”, ha dichiarato il ministro Valditara.
Finora, il piano di welfare prevede accordi specifici nei settori dei trasporti e dell’agroalimentare, con sconti tra il 10% e il 30% su beni e servizi. Successivamente, è stato esteso al comparto bancario, introducendo agevolazioni su mutui, prestiti personali e conti correnti.
Ivana Barbacci, segretaria della Cisl Scuola, ha sottolineato la necessità di un confronto con il ministro: “Gestire queste risorse a livello contrattuale è fondamentale. Siamo disponibili a discutere il welfare contrattuale per il personale scolastico, ma la priorità resta l’aumento delle retribuzioni tabellari. Solo così si può garantire un vero sostegno ai redditi, affiancando eventuali misure di welfare già diffuse in altri settori”.
Anche l’Anief ha espresso soddisfazione per il provvedimento, pur ribadendo l’importanza di un aumento salariale e della detassazione degli stipendi. “Il rispetto e il riconoscimento sociale dei docenti passano inevitabilmente anche da un adeguamento delle retribuzioni”, ha dichiarato Giuseppe D’Aprile della Uil Scuola.
Leggi anche altre notizie su CorriereUniv
Seguici su Facebook e Instagram