Annalisa pubblica Maschio, il nuovo singolo che segna il suo ritorno dopo il successo a Sanremo 2024 e l’album E poi siamo finiti nel vortice. Il brano si presenta come un’esperienza intensa e visionaria. “Maschio è una nube”, afferma l’artista. Una dimensione onirica in cui la realtà si deforma, si rovescia e si ricompone.
La canzone fonde elementi della canzone d’autore italiana con una produzione sonora moderna. Richiama atmosfere anni ’70 e ’80, mantenendo un’anima profondamente contemporanea. Il testo racconta la storia di una donna che si annulla per amore, anche quando non riceve nulla in cambio o viene ignorata. Ogni parola esprime il dolore e il desiderio di una protagonista che si svuota pur di restare accanto all’altro.
Oltre alla dimensione emotiva, Maschio esplora anche i ruoli di genere. Annalisa si immagina uomo, pronta a vendersi “per tutto, per zero”. Il testo mette in luce un doppio standard che penalizza le donne nel giudizio sociale, soprattutto quando desiderano, si esprimono o mostrano vulnerabilità. Se una donna dice di voler stare “nella sua camicia o anche più giù”, viene vista come pervertita. Ma se fosse un uomo, nessuno la giudicherebbe.
Il verso “anche un maschio a volte piange” apre a una riflessione più profonda sulla fragilità maschile. L’uomo, descritto come distante e chiuso, soffre ma non riesce a comunicare le sue emozioni. Questa assenza affettiva rende i rapporti più complicati e dolorosi.
Annalisa spiega che Maschio nasce dal desiderio di osservare il mondo da un’altra prospettiva. Si immagina in un corpo maschile, interpreta un ruolo diverso, si diverte e si espande. La canzone diventa così anche un gioco identitario, una riflessione sul potere del punto di vista.
“Che sogno, essere lui!”, conclude. Ma in quel sogno si nasconde tutta la fatica di essere sé stessi in un mondo che continua a misurare emozioni e desideri con due pesi e due misure.
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