Amazon annuncia novemila licenziamenti: secondo maxi taglio del 2023

“La risposta breve è che non tutti i team avevano terminato le loro analisi alla fine dell’autunno”, ha affermato il ceo Andy Jassy in un comunicato

Continuano i licenziamenti nel settore delle Big Tech. In un comunicato pubblicato sul sito, il ceo di Amazon Andy Jassy ha comunicato che nelle prossime settimane la multinazionale intende eliminare altre novemila posizioni, soprattutto legate all’attività di elaborazione remota (cloud) Amazon Web Services (Aws), al dipartimento Pxt dedicato alla gestione delle risorse umane, al personale dedicato alla pubblicità, nonché alla piattaforma Twitch. “È stata una decisione difficile, ma che riteniamo migliore per l’azienda a lungo termine”, si legge nella nota. Questi licenziamenti si sommano ai 18mila annunciati a gennaio e fanno parte dello stesso piano di “riorganizzazione” avviato in autunno.

Nella nota, Jassy spiega anche perché questi nuovi tagli non sono stati annunciati a gennaio, quando è stato reso noto l’impatto di questa riorganizzazione. “La risposta breve è che non tutti i team avevano terminato le loro analisi alla fine dell’autunno e, piuttosto che affrettare queste valutazioni senza la dovuta diligenza, abbiamo scelto di condividere queste decisioni man mano che le prendevamo, in modo che le persone avessero le informazioni il prima possibile”, ha fatto sapere aggiungendo che non tutti i team interessati da questa riorganizzazione anno ancora finito di prendere le decisioni finali su quali ruoli saranno interessati. “Una volta prese queste decisioni (il nostro obiettivo è di completarle entro la metà o la fine di aprile), comunicheremo con i dipendenti interessati”.

All’inizio di marzo il gruppo aveva annunciato la sospensione della costruzione del secondo quartier generale ad Arlington, in Virginia dopo avere chiuso, cancellato o ritardato decine di altri progetti di sviluppo in tutto il paese. Il comunicato si conclude con i ringraziamenti alle persone che si troveranno senza lavoro e la promessa di sostenerli con pacchetti che includono tra l’altro prestazioni assicurative sanitarie transitorie.

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