Alluvione, scuole chiuse e docenti isolati: tanti studenti si trasformano in volontari

“Vorremmo riaprire dalla metà della prossima settimana, ma tutto dipende dai collegamenti, dalla possibilità del personale di raggiungere la sede di lavoro”. Così L’assessore all’Istruzione di Forlì Sbaraglia

Stentano a ripartire le scuole nell’Emilia sommersa dal fango. Dopo all’alluvione a Cesena si sta pensando di far tornare tra i banchi solo gli alunni dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado, lasciando a casa gli studenti delle superiori che spesso arrivano da fuori e ora non hanno possibilità di muoversi. A Ravenna e Forlì non solo sono chiuse le scuole, ma sono sospese le lezioni perché molti studenti non hanno nemmeno la possibilità di collegarsi da remoto.

Il racconto

Secondo l’assessora ravennate Federica Moschini rendere agibili le scuole è ancora impensabile. “A San Pietro in Vincoli, ci sono frazioni ancora irraggiungibili. A Fornace Zarattini, non siamo riusciti a mettere piede. Non siamo in grado nemmeno di capire, in quei luoghi, se le scuole sono agibili, se hanno subito danni. Sono ore molto critiche”. Nessuna possibilità di qualsiasi tipo di didattica a distanza.

Carlo Verona, assessore alla Cultura del Comune di Cesena, da tre giorni è perennemente al telefono: “Ora abbiamo timore per le frane, sembra che ve ne siano attorno alle colline, di cui ben trecento attive. Con il sindaco stiamo monitorando la situazione minuto per minuto per capire che fare alla volta di lunedì. Molti ragazzi sono qui con la pala in mano”. L’assessore si dice colpito soprattutto dalla solidarietà ricevuta dai giovani di tutt’Italia: “Abbiamo in città 4-5 mila volontari, tutti ragazzi tra i sedici e i vent’anni. Stanno lavorando come matti per ripulire case e cantine. Grazie anche a loro, martedì prossimo la città potrebbe tornare alla normalità”.

Sbaragli: “Se collegamenti permessi metà scuole aperte la prossima settimana”

Una situazione confermata dall’assessore all’Istruzione Fabio Sbaragli: “Abbiamo fatto monitoraggio scuola per scuola, salvo alcuni posti che non siamo riusciti a raggiungere, e non abbiamo scuole danneggiate in maniera importante. Vorremmo riaprire dalla metà della prossima settimana, ma tutto dipende dai collegamenti, dalla possibilità del personale di raggiungere la sede di lavoro. Altra questione: la mensa scolastica che dev’essere organizzata per tempo”.

Forlì molti istituti resteranno senza alunni e docenti: il plesso “Raggi” di Roncadello, il “Vallicelli”, il “Fiorini’, il plesso “Pettirosso” di Villafranca, e l’ “Aeroplano” di San Martino in Villafranca. Chiusi anche l’istituto professionale di agraria “Ruffilli”, sede di Roncadello; due scuole dell’infanzia e due della primaria. Non rientreranno in aula nemmeno i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “G. Mercuriale”, il nido comunale “Aquilone” e la – paritaria c “Quadrifoglio” mentre le classi della scuola “Maroncelli” verranno trasferire in sede centrale alla Dante Alighieri. A riaprire regolarmente, dopo la chiusura da lunedì scorso, sono solo gli istituti di Imola.

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