Allarme atenei, il rettore di Macerata dopo l’incontro della Crui: “Rischio l’80% delle spese solo per stipendi”

Bernini: “Dobbiamo rendere più flessibile il fondo ordinario. Le risorse che potevamo liberare le abbiamo liberate”

“Ci sono stati tagli e nuovi costi dovuti agli scatti stipendiali del personale ed agli adeguamenti Istat, questi incrementi sono tutti sulle nostre spalle e si rischia che l’80 per cento delle spese dell’università vadano per gli stipendi del personale – lo ha dichiarato all’Ansa il rettore dell’Università di Macerata John Mc Court, lasciando la riunione della Conferenza dei rettori (Crui) ieri, dopo l’incontro con il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini -. Tra un anno e mezzo finiranno i fondi Pnrr e tutto questo rischia di comportare una frenata troppo brusca. Stiamo esprimendo le nostre preoccupazioni, la ministra ascolta, chiediamo più soldi in manovra e che gli adeguamenti stipendiali non siano sulle nostre spalle, chiediamo un piano coordinato per i prossimi anni, vorremmo costruire una università più attrattiva, deve internazionalizzarsi, molto si sta facendo ma altro va fatto”.

Bernini su risorse per atenei: “Liberate tutte le risorse”

“Abbiamo insediato una commissione per la riforma della legge 240 sulle Università che ha già prodotto alcuni risultati e in particolare sui vincoli del fondo ordinario ho nominato la presidente della Crui Iannantuoni relatrice – ha affermato uscendo dalla riunione Bernini -. Dobbiamo rendere più flessibile quel fondo. Gli altri punti riguardano le abilitazioni scientifiche e il diritto allo studio. Tutte le risorse che potevamo liberare le abbiamo liberate”.

Il Mur ha scritto una lettera ai rettori a fine luglio chiedndo le loro proposte per rendere più flessibile il Fondo. Dopo aver ‘liberato’ 50 milioni di euro ad agosto, Bernini sta cercando di svincolare nuove risorse. Tra le ipotesi avanzate dal ministro e su cui già si sta lavorando, una modifica alla legge di Bilancio per l’esclusione degli atenei dalla norma che impone agli enti pubblici di restituire allo Stato i risparmi dovuti al mancato turn over. Il ministro ha ribadito che Ffo 2025 tornerà a crescere superando i livelli del 2023.

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