Allarme amianto: sono ancora 2mila le scuole dove è presente la fibra killer. “Più di 35mila studenti esposti”

Secondo l’Osservatorio nazionale amianto gli edifici scolastici dove è ancora presente la pericolosa fibra sono più di 2mila in tutta Italia. A rischio migliaia di ragazzi. L’ultimo rapporto ReNaM dello scorso 14 febbraio segnala 121 casi di mesotelioma nel personale docente e non docente.

Sono ancora più di duemila gli istituti italiani dove è ancora presente mentre la stima sugli studenti esposti è di circa 350 mila, ai quali si devono aggiungere circa 50mila persone tra personale docente e non docente. Sono questi i numeri dell’emergenza amianto all’interno del mondo della scuola italiana secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona) che entra a far parte della “Green Community” del ministero dell’Istruzione che contribuirà a realizzare la transizione ecologica prevista dall’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

L’Ona è stato selezionato insieme ad altre associazioni per 2 progetti presentati per le scuole. Il primo prevede la realizzazione di attività di educazione ambientale con esperti, il secondo, invece, ha l’obiettivo di eliminare l’amianto dagli istituti scolastici. L’esposizione all’amianto, infatti, continua a causare tumori e morte. Le bonifiche sono in ritardo e l’eternit (cemento amianto) è presente ancora in numerosi edifici pubblici, tra cui proprio le scuole.

L’Osservatorio ed il suo presidente Ezio Bonanni, già nel 2012 segnalò il rischio amianto nelle scuole, confermato poi anche nell’ultimo rapporto ReNaM pubblicato il 14 febbraio 2022 che segnala 121 casi di mesotelioma nel personale docente e non docente. Il quadro del rischio amianto negli istituti scolastici in Italia, secondo Ona (dati aggiornati al 2021), segnala 2292 scuole nelle quali è ancora presente amianto. La stima del numero degli studenti esposti è di 356.900, ai quali si devono aggiungere circa 50mila persone tra personale docente e non docente.

“C’è molto da fare perché, ad esempio, la legge 257 del 1992 – viene spiegato in una nota dell’Osservatorio – che ha vietato l’utilizzo dell’amianto è ormai obsoleta. Troppe persone sono ancora oggi a rischio esposizione e non è stata realizzata una mappatura completa dei siti contaminati da cui poi partire per le bonifiche”.

Per questo motivo Ona ha creato una app apposita http://app.onanotiziarioamianto.it/, per la segnalazione delle zone in cui si trova amianto.

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