Affitti sempre più stellari: a Roma prezzi aumentati del 34% in un anno

Indagine di Fiaip e SoloAffitti Spa su quanto pagano gli studenti universitari. Milano la più cara con 600 euro per una singola. Se si scelgono piccole città si risparmia il 40%.
affitti

A Roma gli affitti sono aumentati del 34% in un anno, a Bologna per una stanza singola si spende in media 500 euro mentre Milano resta la più cara in assoluto con 600 euro da pagare se non si vuole dividere una stanza con nessuno. È questa la fotografia degli affitti per gli studenti universitari scattata da Fiaip e SoloAffitti Spa presentata questa mattina in una conferenza stampa che si è svolta alla Camera dei deputati a cui hanno partecipato anche il presidente nazionale Fiaip, Gian Battista Baccarini e all’ad di SoloAffitti Spa, Silvia Spronelli, la parlamentare di FdI Alice Buonguerrieri, componente della II commissione Giustizia e la rettrice dell’Università degli Studi di Ferrara, Laura Ramaciotti.

Dall’indagine è emerso che per una stanza singola si arriva a pagare anche 630 euro. Il canone medio, aumentato del 23 per cento in un anno, è di 372 euro. Per una camera doppia l’affitto medio è di 283 euro: in questo ultimo caso l’aumento, rispetto al 2023, si assesta al 26%.

Chi paga il prezzo più alto per una camera singola sono gli studenti che prendono casa a Milano, che devono farsi carico, in media, di un canone 630 euro. A Roma l’affitto medio di una singola è di 600 euro al mese. La Capitale ha registrato un +34% rispetto al 2023. 500 il canone medio a Bologna (+5%) e a Firenze (+15%), 433 il canone medio di Torino (+31%) e 400 quello di Napoli (+15%). Va meglio nelle città universitarie di provincia, dove il canone medio per una camera singola scende a valori compresi fra i 200 e i 350 euro.

Secondo il centro studi di SoloAffitti in collaborazione con la Fiaip “mentre è aumentata la domanda – del circa 30% in un anno – è lievemente diminuita l’offerta del 10%. Si spende molto di più di quanto si fosse preventivato, ma soprattutto scegliere piccole città universitarie o andare a vivere in zone periferiche dei grandi centri fa risparmiare fino al 40% in meno rispetto alle grandi città universitarie”.

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