“L’Abruzzo è la prima regione d’Italia, secondo una ricerca del Sole 24 Ore, per investimenti nel campo della ricerca e dell’innovazione”, lo ha detto il presidente della Regione Gianni Chiodi, durante la presentazione del Polo chimico farmaceutico nato all’Aquila per iniziativa del consorzio Capitank e della Regione.
Dopo aver destinato 80 milioni alla ricerca e allo sviluppo, l’Abruzzo punta ora ancora più in alto, stanziando 100 milioni di euro.
Motore di questo investimento sarà il nuovo Polo chimico farmaceutico del capoluogo abruzzese, che ha raccolto le adesioni di 2 centri di ricerca, di numerosi spin-off universitari e di 34 aziende del settore, tra le quali anche le quattro case farmaceutiche più note della regione.
Si punta quindi a favorire la crescita economica, attraverso l’implementazione di progetti di ricerca e sviluppo in campo chimico, farmaceutico, biomedicale, logistico e ambientale.
“La sfida è quella di creare un indotto. Promuovere l’innovazione all’interno della filiera è fondamentale, così come favorire la competitività delle aziende, ma solo con progetti di ricerca affidabili, possiamo favorire la crescita economica”, ha detto Chiodi.
La delocalizzazione delle aziende, secondo il Presidente della Regione, è dovuta alle condizioni sfavorevoli, che spingono le imprese nazionali a spostare in altre nazioni i loro centri di produzione.
Il problema italiano sarebbe, dunque, prima di tutto, una crisi industriale e di sistema.
Forti le critiche ai costi dell’energia e agli oneri fiscali che si devono sostenere in Italia, ritenuti nettamente superiori rispetto a quelli di altri stati.
“Ecco perché”, ha concluso Chiodi, “bisogna puntare sulla ricerca e l’innovazione, come sta avvenendo in Abruzzo, con questo network di aziende, istituti di ricerca e università, che operano con il comune intento di stipulare accordi di collaborazione e di favorire l’accesso ai finanziamenti europei”.
A.Z.